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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Avellino - Benevento - Caserta - Salerno
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1898, pagine 416

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   2'JO
   l'arte Quarta — Italia Meridionale
   Sessa Cilento (3308 ab.). - Sorge a 510 metri d'altezza, a 12 chilometri da Poli lica ed alle falde del monte Stella (1130 m.). La sua crina longitudinale va da greco a libeccio e declina sino al Tirreno, ove forma la punta di Licosa.
   Sessa Cilento, con le frazioni di San Mango e Santa Lucia, in aria pura e saluberrima, ha un territorio a colline, solcato da varii torrenti, affluenti di destra dell'Aleuto, assai fertile e assai ben coltivato, con cereali e selvaggi uni e.
   Uomini illustri. — Giovali Vincenzo Lebano, celebre avvocato di commercio nel fòro napoletano.
   Coli, elett. Torchiara — Dioc. Vallo della Lucania — P* e T. locali, Str. ferr. a Torchiara.
   Stella Cilento già Porcili (1870 ab.). — All'altezza di 380 metri e a 8 chilometri da l'oliica, anch'esso alle falde del monte Stella, donde il nome, e sulla destra del fiume Aleuto, che ne bagna il territorio parte in colle e parte in montagna, ferace di cereali e con pascoli. Non senza buoni risultati vi si sperimentò la coltivazione del caffè, dello zucchero e del pepe.
   Nelle vicinanze si eleva il monte Stella, sulla cui sommità stendesi un piano, nel quale sorgeva l'antica Petilia. Gli avanzi d'una larga e forte muraglia, molti ruderi di abitazioni e di vasche ed un sito ab immemorabili chiamato Castello, dicono chiaramente su quell'altura avere un tempo albergato un gran popolo. Il nome di Petilia si cangiò in Petella e poi in Stella, perchè le varie sporgenze alla cima della montagna le danno l'aspetto e la figura dei raggi di una stella.
   Coli, elett. Torchiara — Dioc. Vallo della Lue. — P2 e T. a Sessa Cilento, Str. ferr. ad Omignnno.
   Mandamento di TORCHIARA (comprende S Comuni, popol. 14,189 ab.). — Territorio in collina feracissimo, principalmente in cereali, vino, olio e frutta.
   Torchiara (1384 ab.). — All'altezza di 390 metri e a 28 chilometri da Vallo della Lucania, capoluogo del circondario e con aria salubre, in collina con alcune opere pie. Oltre i cereali, l'olio e il vino si ritrae molto guadagno dai rinomati fichi disseccati, di cui si fa commercio attivo.
   11 paese fra Torchiara e Vallo è seminato di villaggi e coperto di querceti e castagneti. La strada, dopo lasciata Torchiara, attraversa i Montes Petilini (ove Spartaco si ritirò dopo essere stato sconfitto nel 71 av. C. da Crasso), entra nel villaggio di Ratino e passa l'Aleuto, l'antico Heles, qualificato nobilis aurata o notti fiume, da Cicerone.
   Cenni storici. — Fu appellata così perchè Tiirribus Clara, adorna di molte torri. Fu un feudo, con titolo di baronia, dei l)e Conciliis.
   Uomini illustri. — Il colonnello Giovali Battista Riccio, deputato al Parlamento, morto nel 1S90, e Carlo Paone, magistrato della Corte d'appello di Roma, vivente.
   Coli, elett. Torchiarci — Dioc. Vallo della Lucania — P2, T. e Str. ferr.
   Agropoli (22S0 ab.). — A circa 70 metri d'altezza dal Tirreno e a 7 chilometri da Torchiara, sopra un promontorio sporgente in mare, sulla sponda sinistra del fiume Testone. Vi si pon piede per una sola porta a sud munita d'una torre e a est è un castello triangolare diruto, già dimora del vescovo e dei varii feudatari d'Agropoli. Verso il mare i due forti di Sant'Elcina e di Tauriello, ora punta del Fortino, furono atterrati.
   La Cattedrale serba il titolo di sede episcopale e innanzi al 1800 un monastero di Conventuali, ora di proprietà privata, si volle fondato da San Francesco.
   11 porto naturale, formato da un'insenatura nel golfo di Salerno, è. diviso nel mezzo da detto promontorio ed è un centro assai importante di navigazione e commercio pel circondario di Vallo della Lucania e per quello di Campagna.
   11 territorio, circoscritto a nord verso le rovine di Pesto, dal fiume Solofrone e a sud, verso Castellabate, dal cosidetto Vallone, produce olio, vino, frutta di più specie, fra le quali i famosi fichi secchi dì Agropoli che esportatisi anche all'estero.