Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Bari - Lecce - Potenza', Gustavo Strafforello

   

Pagina (9/407)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (9/407)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Puglie
   3
   i Danni, asserzione olio p& solo riferirsi a gualchi periodo antichissimo, essendoché a' ili suoi Ir duo razze, l'ossero al ferino onninamente coiiiiiiiste^
   2. I Dai®) erano probabilmente una razza pelasgica, coinè i loro vicini i Peueezii e gli alili abitanti primitivi dell'Italia meridionale. Paresislabilisse.ro nella pandi pianura lungo la costa, lasciando gli Apuli in possesso delle regioni montuose entro lerra, del pari «ha del distretto settentrionale frementovalo. Tal si è il parere dei genealogisti greci, i quali rappresenlano Japige, Danaio e l'eucezio come tre ligli di Licaone, clic posero dimora in questa parie d'Italia e, cacciai, gli Ansonii, diedero il nome alle Ire liibù degli -Iapigi, dei Danni e dri l'eucezii.
   Le leggi-mie, si prevalenti fra i Greci rispetto allo stabilimento il Diomede (re d'Argo, clic combatte alla guerra di Troja e, respinto al ritorno dalla moglie infedele, venne nell'Apuli;! ove vuoisi fondasse varie città) in queste regioni, possono probabilmente, come in alili casi consimili, aver avuto origine nel fatto di questa discendenza pelasgica ilei Danni La medesima circostanza può spiegare la facilità onde gli abitanti di codesta parie d Italia adotlarono le arti e i costumi dei loro vicini greci Ma cerio è die, qttnl die potere essere la differenza e la distinzione in origine Ira fenili ed Apuli, le due razze erano, alla loro comparsa nell'istoria, cosi fuse inlicrameiile in ima, come i due clementi componenti la nazione latina.
   3 1 I'euckzh o l'oKDicuti — due nomi die, sebbene diversi in apparenza, non sono m lealtà die forme varianti di un solo — pare, al contrario, conservassero una nazionalità separala sino ad nit periodo relativamente recente. La loro origine pelasgica è attestala dalla leggenda precitata ; un'altra forma della medesima tradizione rappresenta Peucezio qual fratello d'Éitulro,
   L'ipotesi clic gli aiutanti dell'estremità sud-ist d'Italia provenissero direllamenle dalla costa opposta dell Adriatico, da cui erano separati ila un mare cosi ristretto, è in se probabilissima e lìcevelte una valida couftnr» dalle recenti investigazioni di quii granile slorico-arebeologo che è il Molinoseli, il quale dimostra che il dialetto natio parlato in questa parte d'Italia — comprendente porzione della lVucrzia del pari die della Messapia — era distinto affali® dal linguaggio satelliti) od osco e slreltauiente afflile al greco, ina ?nlìieienteinenle diverso, si da escludere il supposto cb'esso fosso una mera corruzione del linguaggio dei coloni greci.
   Moria dell antica \,iulia Scarse assai sono le notizie storiche dell Vpnlia prima del tempo, in cui esse appariscono primamente connesse con quelle di Roma. Ma noi apprendiamo incidentalmente da Strattone ohe i Danni ed i Peueezii erano governati da re separali, i quali par fossero alleali coi Tarcniini contro i Messapii ; e pare siavi molla ragione per credere clic l'alleanza con Taranto non era né casuale, né temporanea, ma clie noi possiamo attribuire ad essa la folle tintura ili civiltà greca, clic ambitine questi popoli eransi al fermo appropriata.
   Non abbiamo contezza di alcuna delle colonie greche propriamente dette nell Apulia (trattone in Calabria), e la testimonianza negativa di Scillaee, il quale numera tulle quelle della Japigia, ma non fa menzione ili alcuna a settentrione di esse, è concimi ente su questo punte. Vero è però che il grado di civiltà, a cui le città della Peucezia, del pari che alcune della Daunia — segnalanieiile Arpi, (jttHUSiHin (Callosa), Salapia (Salpi) — avevano adallalo lo arti ed anche il linguaggio dei loro vicini greci, è attestato dalle loro monete, le quali recano quasi tulle pure iscrizioni greche, non meno che dai numerosi bronzi e vasi dipinti, clic furono traili in luce negli scavi recenti 11 numero dei vasi che furono scoperò sui luoghi di Canusium-, Militi (Ulivo) ed MffnàtM (presso Monopoli) è tale, da gareggiare coi deposili più ricchi della Campania ; il loro siile è però inferiore ed accenna ad un periodo di decadenza dell'arie greca.
   La prima menzione degli Apuli nell'istoria romana occorre allo scoppio della seconda Guerra Sannilica nel H26 a\„ C., in cui dicesi stringessero alleanza con Poma, nonostante la quale noi li troviamo poco appresso in armi contro di essa. Non pare formassero a quei tempi una federazione regolare, o lega nazionale coinè i Sanniti, ma fossero un mero aggregato di città separale ed indipendenti, fra cui Arpi, Camtsium, Luceria e Teanum pare slessero in prima riga.
   Alcune di esse parteggiarono pei Romani ed altre pei Sanniti; ma la' guerra nell'Apulia fu fiacca e come un episodio della grossa sino al 317 av, C., in cui tutte le città principali si sottomisero a Iìoma, e Livio ci dice che la sottomissione dell'Apnlia fu compiuta. Da quel tempo pare