Mandamenti e Comuni del Circondario di Lagonegro
347
Cenni storici. — Fu un fondo di un Petruccio de Cancellano che lo trasmise agli Zuroli, uno dei quali, di nome Salvatore, si ribellò a re Federico, il quale lo vendè ad nu Aiigelìberto Sanbasile. L'ebbero quindi successivamente in feudo gli Afflitto, i Caracciolo, i Pappacoda e i Carata.
Eoli elett. Potenza — Dioc. Matera — P2 locale, T. a Pielragalla, Str. ferr. a Vaglio.
San Chirico Nuovo (2477 ab.). — All'altezza di 740 metri sul mare ed a 5 chilometri da 'Polve, con territorio in colle. Il suolo, ben irrigato, è feracissimo principalmente in granaglie e in vino con pascoli. Gli abitanti sono di origine albanese.
Coli, elett. Potenza — Dioc. Matera — P2 locale, T. a Tolve, Str. ferr. a Vaglio.
Vaglio di Basilicata (4312 ab.). — Sorge all'altezza cospicua di 953 metri sul mare ed a 13 chilometri da 'Polve, sopra mi alto colle detto Cenaporu e in aria salubre. Possiede varie chiese, fra cui la parrocchiale, notevole per la sua architettura. Poco lungi dal paese scorre il Basente, ed una strada conduce da Vaglio a Tolve, ove, attraversando monte Pazzano, sepue il corso del Bradano finché piega a est per giungere ad Irsina nel circondario di Matera. Prodotti: granaglie, vino, legumi, patate e foglia di gelsi. Pascoli con bestiame, principalmente bovino. Boschi che danno legna da ardere.
Cenni storici. — Fu un feudo, con titolo di contea, dei Quarto ducili di Belgiojoso. Nel suo territorio vi sono i ruderi di due città antiche: Orsana, che vuoisi sia stata città della Magna Grecia, ed Utilia Bella, città romana.
Uomini illustri.— Nacque in Vaglio D. Cesare Viitonio Vergara, morto a Napoli il 9 marzo 1710 e sepolto in Santa Chiara. Scrisse diverse opere, fra le quali una sulle monete del regno di Napoli da Ruggero fino a Carlo VI.
Coli, elett. Potenza — Dioc. Matera — ?*, T. e Str. ferr.
Mandamento di TRI VIGNO (comprende 5 Comuni, popol. 10.S27 ab.). — Territorio in monte e in collina, bagnato dal lìasento, assai fertile, principalmente in vigneti, frutteti e gelseti. Ainpii boschi, fra i quali quello denominato le T< rricellc, copioso di lepri e di volpi. Pascoli con bestiame.
Trivigno (2125 ab.). — Giace a 735 metri di altezza sul livello del mare e a 22 chilometri da Potenza, in aria temperata e salubre, sopra mia collina circondata da alti monti sulla destra del fiume Rasento. Ila strade irregolari, ma ben selciate. Prodotti locali: vini, molte frutta e foglia di gelsi
Cenni storici. — Nel 1519 era un fendo spopolato, il quale fu dato in affitto ad Antonio di Guevara conte di Potenza, che lo possedè insieme con Anzi. I suoi creditori fecero porre in vendita ambedue i fendi, i quali furono comperati per 41.900 ducati da certo Giacomo Cosso. Questi rivendè Trivigno ad Antonio Carata e sotto costui cominciò a rifiorire e a ripopolarsi.
Coli, elett. Tricarieo — Dioc. Matera — P2, T, e Str. ferr.
Albano di Lucania (2GS0 ab.). —All'altezza di S99 metri sul mare e a 7 chilometri da Trivigno, sulla vetta di un monte che ergesi in mezzo ad un anfiteatro di altri monti più eccelsi presso la sponda sinistra del Basente. Vino, olio, frutta, foglia di gelsi, legna. Pascoli con bestiame abbondante e cacciagione.
Cenni storici. — Appartenne successivamente a varie famiglie: ai Sanseverino, che l'ebbero nel 1430 da Giovanna II; ad Ovidio d'Essars Al vario, a cui fu venduto nell'anno 1G0G e tolto nel 1G10, nel qua! anno passò in possesso dei Parisi e in seguito dei Ruggero col titolo di duchea, finché pervenne da ultimo, sul principio del nostro secolo, a Gerardo Cantone.nolfese.
Uomini illustri. — Patria di Francesco La Rotonda, filosofo e letterato, e di Bonaventura Montani, eccellente medico.
Coli, elett. e Dioc. Incarico — P3, T. e Str. ferr.