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II. - Circondario di LAGONEGRO
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Il circondario di Lagonegro ha una superficie di i>.!.s'.l rliilninrtri (,iiadr:iti fd una popolazione, calcolata presente al :ìl dicembre Is'.M, di 1 Mì.l IO aliitanti. con ima densità ili aiutanti-18,7.! por chilometro quadrato. Il circondario comprendi- :;;i <'ninnili, raggruppati in 11 mandamenti, sotto lit giurisdizione del Tribunale civile e penale di Lagonegro neirordine seguente:
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COMUNI
La tronconi, beinoli, Hivotlii.
Chiaroinonte, Fardella, franca villa sul Sinni, San Severino
Lucano, Senise, Tenna. Latronico, Carpone, Castelsaraceno, Kpiseopia. Lauria.
Maratea, Treccliina. Molilerno, Sareoni.
Xoepoli, Cersosiino, San Costantino Alliane-e. San fJiorj/io
Lucano, San Paolo Albanese, Terranova ili Pollino. Rotonda. Caslelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Vijr-gianello.
Ilotonilella, Colohraro, Nova Siri, Tursi. Valsinni, San Chirico Haparo, Calvera, San Martino d'Apri. Sant'Arcangelo, Castronovo di Sant'Andrea, Pioccanova.
Il circondario di Lagonegro, parte meridionale della provincia ili l'utenza, conlina a nord col circondario di l'otenza, a est col golfo di Taranto e col circondario di Matera, a sud con la provincia di Cosenza e a ovest col Tirreno e con la provincia di Salerno.
La strada delle Calabrie, clic va da Napoli a Reggio, risale, dopo Salerno, il Sele ed il Tanagro (Vallo di Diano) e scende quindi nella valle del Noce a Lagonegro e, superato il colle omonimo, a Lauria, per proseguire verso Mormauno in provincia ili Cosenza.
Nella montagna a nord di Lagonegro ha le sue fonti il Tanagro (Tanagcr o Tana-gru*) e precisamente nel fianco occidentale della Serra Fisciola (1335 m.), e dopo un corso tortuoso penetra nel Vallo di Diano, ove riceve molti affluenti. I'oco lungi dal ponte di Polla si precipita in una voragine attraverso alcune spaccature negli strati calcarei e, dopo un corso sotterraneo di circa 3 chilometri, ricomparisce con grande fragore parte nelle grotte di Campestrino e parte in quella detta Pi etra peri osa, finché, mescolando le proprie con le acque del torrente Bianco, influisce nel Sele. L'antico nome ili Tanagcr nigrits gli fu dato per il colore apparente delle sue acque.
Altri fiumi del circondario sono, a levante, il Sinni e l'Agri coi rispettivi influenti, versanti le loro acque nel golfo di Taranto, e, a ponente, il Noce, che dirige il suo breve corso al Tirreno, dove scaricasi sotto il nome di Castrocucco. Di essi abbiamo già detto parlando in generale della provincia.