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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Matera
   305
   abitate dalla povera gente, sì che la cima di un campanile ergesi a livello della via soprastante. Molte di queste caverne risalgono ad una grande antichità.
   La chiesa di Santa Maria d'Idris è scavata in una rupe che ergesi isolata in mezzo alla valle. Fra le altre belle chiese è cospicua la cattedrale restaurata con la sua facciata semigotica e il campanile altissimo. I pilastri corinzi di granito credonsi trasportati dall'antica Metaponto. La chiesa di San Pietro Barisano, a tre navate in un gruppo, è situata in una grotta. Fra gli altri pubblici edilizi sono notevoli il Seminario, vastissimo, trasformato in liceo ginnasiale e il monastero soppresso dell'Annunziata. Sonvi pure due belle fontane.
   Le industrie principali di Matera, oltre l'agricoltura e la pastorizia assai floride, consistono in fornaci da calce e da laterizi, fabbriche di candele di cera, di paste ali mentali, inoliai a sapore, torchi da olio, tintorie, concerie, tipografia, libreria, ecc. Matera possiede pure 1111 R. Liceo ginnasiale con convitto, una Scuola normale superiore maschile con convitto, 1111 Orfanotrofio femminile e un Asilo infantile. Notevole è il Musco Ridola con collezione pregevole di antichità etrusclie e sannitiche.
   La fondazione dell'arcivescovato di Matera rimonta al 1203, nel qual anno furono riuniti il vescovato di Acerenza, istituito nel 300 e quello di Matera che data dal 99S. La giurisdizione episcopale estendesi su trentadue parrocchie e comprende una popolazione di oltre 125.000 anime nelle Provincie di Potenza e di Lecce.
   Il bilancio preventivo del Comune di Matera per il lb98 dava 1 seguenti risultati:
   Arrivo Passivo
   Entrate ordinarie......L. 179.006,26 Spese obbligatorie ordinarie . . L. 121.908,02
   Id. straordinarie .... » -14.050,50 » » straordinarie. » 17.7'JO —
   Parlile di giro e contab. speciali » 01.328,42 » facoltative......» 82.104,95
   Movimento di capitali .... » 1.792,89
   Partite di giro e eonlab. speciali » 61.328,42
   rotale h. 2S4.9S5,18 lotcile L. 284.985,18
   Cenni dorici. — Incerta è l'antica origine greca di Matera ed erronea l'opinione di chi la vuol fondata da Q. Metello, restauratore e non fondatore della città, ove sorge tuttora la Torre Metellana. Plinio soltanto ne fa menzione fra le città interne dell'Apulia sotto il nome di Mateola, distante 13 chilometri circa dal Bradano. Come le altre città dell'Italia meridionale fu sottomessa dai Romani e molestata in seguito da Pirro re dell'Epiro e da Alessandro Molosso accorsi in aiuto dei Tarantini; ma fu assai più danneggiata nella seconda Guerra Punica, quando Annibale vi pose ì suoi quartieri d'inverno e provò poi le conseguenze disastrose della Guerra Sociale.
   I suoi abitanti ingrossati si sparsero quindi nelle campagne adiacenti costruendo molti casali dipendenti dalla città, la quale fu favorita da Q. Metello, inviato da Roma a governarla. Rimasta fedele al cadente Impero romano, fu devastata dai Goti sotto Teodorico, ma restaurata di poi da Belisario sotto il dominio greco. Alla calata dei Longobardi in Italia, Matera fu aggregata al Principato di Benevento, finche fu distrutta dai Franchi sotto Carlo Magno.
   Cadde quindi nelle mani dei Saraceni, i quali furono espulsi nell'806 da Ludovico II re d'Italia, che per toglier loro quel baluardo, la distrusse. Matera tornò poi sotto la signoria dei Greci e fu rioccupata nel 936 dai Saraceni, i quali ne furon però cacciati per la seconda volta.
   Nel 990 fu sconquassata da un orribil terremoto e quattr'anni appresso fu per la terza volta assediata e presa dai Saraceni, che la distrussero intieramente, ne uccisero gli uomini e ne trassero le donne in ischiavitù in Africa e in Sicilia. È fama che in quell'assedio una madre, infuriata e dissennata dalla fame, divorasse il proprio figliuolo.