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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Bari - Lecce - Potenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 396

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Lagonegro
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   Figi 12S. — Stigliano: Chiesa di Sant'Antonio (da fotografia del dilettante G Pexnetti).
   re Ladislao e vi eressero, nel 1430, un monastero grandioso dedicato alla Madonna delle Grazie, di cui scorgonsi ancora i ruderi presso l'abitato. La lapide circolare che era attaccata al campanile di detto monastero, ora trovasi, insieme ad altri ricordi, nell'atrio del palazzo municipale: vi è scolpito lo stemma dei Della Marra, il nome del fondatore Eligio della Marra con tutti i suoi titoli, e l'anno 1430 in cui il monastero fu eretto. Passò poi ai Cara fa, indi al viceré di Napoli D. Raniero de Gusman. In seguito fu dei Colonna, che si dissero di Stigliano. Verso il 1G40 fu, come leggesi nella Storia civile del Reame dì Napoli del Giannone, capoluogo della Basilicata, o, conte dicevasi, sede del preside, sede che dopo lunghe trasposizioni fu prima a Matera. poscia a Potenza.
   Nel 1651 Stigliano fu decimato dalla peste, che fece rimanere senza abitanti i circonvicini casali, x quali man mano andarono in rovina, ed oggi non esistono che di nome. Come ciò non bastasse, l'orrendo terremoto del 1694 sconquassò il paese, che divenne inabitabile, ma fu poi rifabbricato.
   Uomini illustri. — Diede ì natali a Claudio Tuzio, valente giureconsulto ed a Jacopo De Tifogio, che costruì nel 1450 la chiesa di Vignola, importante opera d'arte, ed ti castello di Uggiano, poco distante da Ferrandina.
   Coli, elett. Corleto Pertieara — Dioc. Tricarico — P2 e T. locali, Str. ferr. a Grassano.
   Aliano (1818 ab.). — All'altezza di 497 metri sul mare ed a 12 chilometri a sud da Stigliano, sopra un'eminenza fra il fiume Agri e il torrente Sauro, in clima salubre con territorio montuoso, ferace d'olio, vino, canape e dovizioso di pascoli.
   Cenni storici. — Nel 1452 fu dato in feudo dal re Alfonso a Guglielmo della Marra, che assunse il titolo di conte d'Aliano e d'Alianello, ma nel 1480 re Ferdinando lo