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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Aquila - Chieti - Teramo - Campobasso
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1899, pagine 379

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ÌJ1-4 l'arte Quarta — Italia Meridionale
   Kit ingrossato 111 seguito dagli abitanti d'altri vicini villaggi distrutti e, sotto Ferdinando II d'Aragona, furonvi chiamati anche degli Albanesi, di che il paese fu diviso in due parti, dei Latini e dei Greci. Fra i suoi feudatari aimoveransi i Ceva'-Grinialdi e solo nel 1734 fu aggregata al regio demanio. 11 4 settembre del 1862 i briganti \i assassinarono 22 soldati italiani.
   Uomini illustri. — Vi nacquero Giuseppe Maria Galanti e Luigi Galanti. Il primo, morto a 63 anni nel 1806, esercitò alti uffici e scrisse opere pregiate, fra le altre, Napoli e Dintorni, Legislazione delle imposte, Prospetto storico delle vicende dell'uman genere, Elogi storici di Genovesi e di Macchiavelli, Descrizione geografica e politica delle Sicilie, tradotta in francese, in tedesco, m polacco e in inglese. II secondo, nato nel 1765, morto a 58 anni, fu un dotto poligrafo, autore anch'esso di varie opere pregiate, fra cui . Istituzione di geografia fisica e polìtica e Quadro statistico dell'Europa. In giusta glorificazione di Cristoforo Colombo diede pel primo il nome di Columbia alla parte meridionale del Nuovo Mondo.
   Coli, elett. e Dioc. Larino — P2 e T. locali, Str. ferr. a Larino.
   Monteloiigo (1331 ab.). — All'altezza di 592 metri sul mare e a 5 chilometri a nord-ovest da Santa Croce di Magliano, sopra una spianata montuosa con prospetti va stupenda sulle circostanti campagna sino all'Adriatico. In vicinanza del paese vi sono varie, sorgenti di acque solforose.
   Coli, elett. e Dioc. Larino — I'- a Bonefro, T. locale, Str. ferr. a Larino.
   Roteilo (2277 ab.). — A 360 metri d'altezza snl mare e a 5 chilometri a nord da Santa Croce di Sfagliano, sopra un'amena collina presso le origini del Tona. Ila vie alquanto irregolari, una chiesa parrocchiale, case generalmente d'aspetto discreto e tre opere pie riunite. Vasto territorio in colle, bagnato dal predetto Tona e dal Sac-cione, con pascoli abbondanti ed alberi glnaudiferi, che alimentano animali bovini e suini in gran numero.
   Cenni storici. — Nella inetà del secolo XII il conte ili Roteilo ordì una congiura contro Guglielmo duca di Calabria. Divenne poi un feudo dei Carafa. Vuoisi fabbricato sul luogo dell'antico Teanum Apulum, detto A pallini per distinguerlo dal Teanum Sidicinum nella Campania, di cui già abbiamo trattato nella provincia di Caserta.
   Era una città dell'Apuli^, situata sulla sponda destra del Frento (ora tortore), a circa 20 chilometri dalla sua foce. Rare fosse una delle città più ragguardevoli della Apulia prima della conquista romana ; ina il suo nome è ricordato per la prima volta nel 318 av. Cr., quando, unitamente a Canusio, si sottomise ai consoli romani M. Foslio Flaccinatore e L. Plauzio Venno. È di bel nuovo ricordato durante la seconda Guerra Runica, quando fu scelto dal dittatore M. Giunio Pera per suo quartiere di inverno ìiell'Apulia.
   Cicerone ne fa incidentalmente menzione come di una città municipale distante 29 chilometri da Larino ed il suo nome rinviensi in tutti i geografi fra le città munì cipali dell'Apulia. Il suo grado municipale è confermato altresì da un'iscrizione, del pari che dal Liber Coloniarum ed è chiaro che non raggiunse mai il grado di colonia.
   Le sue rovine esistono sempre in un luogo detto Civitate, presso i ruderi di un ponte romano (ora detto Ponte di Civitate) sul Fortore, sul quale l'antica strada da Larino a Lucerla attraversava codesto fiume. La distanza dal luogo di Larino concorda con quella di 19 chilometri dì Cicerone e la scoperta di iscrizioni non lascia alcun dubbio sull'identificazione del luogo. Vi si veggono sempre avanzi delle mura, del pari che frammenti di edifizi. Da questi, come da una iscrizione 111 cui troviamo mwxzìm? Ordo splendidissinuis Cicitatis Theanensium, pare probabile che continuasse ad essere una splendida città sotto l'Impero romano. Il periodo della sua decadenza finale è incerto; ma essa conservò la sua sede episcopale sino ai tempi moderni.