¦aiiilanienli e Comuni del Circondario di Larino
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   Campomarino (184-5 ab.)- — Su 'li un rialzo, a 50 metri d'altezza sul mare distante un chilometro e a 7 chilometri per ferrovia da Termoli, in ampia ed anienissinia pianura, sulla destra e poco lungi dalla foce del Biferno, il quale, straripando nelle pioggie dirotte, ne allaga le campagne adiacenti. Il territorio, ferace di varie derrate, produce principalmente cereali, frutta, legumi e vino squisito clic esportasi per via di mare. Nella vicina spiaggia gittano l'ancora i bastimenti di cabotaggio quando non imperversano ì venti nordici.
   Cenni storici. — Vogliono alcuni clie presso Campomarino sorgesse l'antica Cli-ternia, città dei Frentani, di cui già abbiamo detto in principio sotto Larino. 11 borgo era popolato in origine; ma le pestilenze, i terremoti, i saccheggi ne fecero, nei secoli XII e XIII, sì mal governo che fu ridotto alla condizione d'un misero villaggio. Sotto Giorgio Castriota (il celebre Scanderbeg) vi pose stanza una colonia albanese che v'introdusse, nel suo linguaggio, il rito italo-greco. Carlo I d'Angiò l'assegnò, con altre possessioni, al suo primogenito: in seguito alla ribellione di Cola Monforte, conte di Molise, il re Ferrante lo vendè ad Andrea da Capna e divenne poi un feudo successivo di Emanuele Vaaz, di Orazio Marnili ed ultimamente dei Sangro.
   Coli, elett. Palata — Dioc. Larino — I'3, T. e Str. ferr.
   San Giacomo degli Schiavoni (1200 ab.). — A 169 metri di altezza sul mare, da cui dista 5 chilometri, e a 7 a sud-ovest da Termoli, in aria saluberrima, con territorio fertile, bene coltivato e producente granaglie, olio, vino, foraggi pel bestiame bovino. Abbondano le ortaglie e le frutta, ed i fichi secchi, tanto ricercati, costituiscono un? specialità del luogo.
   Coli, elett. Palala — Dioc. Termoli — P3, T. e Str. ferr. a Termoli.
   17* — I.a I*alr!:i, voi. IV. parte 2».