Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza', Gustavo Strafforello

   

Pagina (238/266)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (238/266)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Reggio Calabria - Catanzaro - Cosenza
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1900, pagine 258

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Mandamenti e Comuni del Circondario di Castrovillari
   238
   Il bilancio preventivo del Comune di Paola per il 1897 dava i seguenti risultati :
   Attivo
   Entrale ordinarie.......L. 95.955
   » straordinarie..........s 18.770
   Movimento di capitali ..........11 00.000
   Differenza attiva dei resìdui ...» 9.969
   Parlile di giro e contabilità speciali . » 12.491
   Totale L. 197.191
   Passivo
   Spese obbligatorie ordinarie . . , L. 72.900
   il » straordinario . . a 15.353
   » facoltative.......» 3.565
   Movimento di capitali.....» 92.882
   Partite di giro e contabilità speciali s 12.491
   Totala L. 197.191
   Cenni storici. — Secondo ti JBarrio e il Del Re, Paola sarebbe l'antica Faiijces. Suoi primi feiulatarii furono i Ruffo (a cui appartenne il famoso terribile cardinale), dai quali passò per dote a Marino Marzano. Ribellatosi poi costui a re Ferdinando I, il feudo di Paola fu confiscato ed aggregato al Demanio. Sullo scorcio del secolo XV* fu acquistato dagli Spinelli marchesi di Fnscaldo.
   Uomini illustri. — Vi nacque, il 27 maggio del 1410, San Francesco da Paola, fondatore dell'ordine dei cosidetti Minimi (ordine francescano più rigoroso), chiamato in Francia nella speranza di prolungare la vita di Luigi XI, morto a Plessis-les-Tours il 2 aprile 1507. Fu canonizzato nel 1519, e la sua festa ricorre il 2 aprile, giorno della sua morte. Il primo convento dell'ordine dei Minimi, fondato da San Francesco a Paola e approvato da papa Alessandro VI nel 1492, fu soppresso sotto il dominio straniero e ristabilito nel 1815 da Ferdinando IV. — Vi nacque ancora Giovanni Catalani, illustre giurisperito.
   Coli, elett. Paola — Dioc. Cosenza — 1J1, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
   San Lucido (5300 ab.). — Sorge sopranno scoglio,'quasi a picco sul mare, all'altezza di 72 metri circa sul medesimo, e a 6 chilometri a sud da Paola, con alcune belle chiese e fabbricati di bell'aspetto. Possiede un piccolo porto con un movimento discreto di navigazione di cabotaggio, e un territorio ferace in granaglie, olio, vino, frutta e foglia di gelsi. Nò mancano i pascoli con bestiame abbondante. Sonvi anche cave di gesso e di pietra molare.
   Cenni storici. — L'origine di San Lucido si perde nell'antichità dei tempi, tanto che non può precisarsi storicamente il vero nome, volendo taluni sostenere che si chiamasse Aniceto, e poi man mano trasformato in Lìceto, Lucilo, Lucido. Trova fondamento storico ed archeologico che San Lucido sia sorto sulle rovine dell'antica Tempsa. Era feudo della Mensa Arcivescovile di Cosenza, ceduto poi da. questa ad Alfonso II nel 1494, e passato poi come feudo dei Ruffo, duchi di Paranello.
   Uomini illustri. — San Lucido diede t natali al cardinale Fabrizio Ruffo, e nello storico castello, ora di proprietà Giuliani, si conserva l'alcova ov'egli è nato.
   Coli, elett. Paola — Dioc. Cosenza — Pa, T., Str. ferr. e Scalo marittimo.
   Mandamento di AJELL0 (comprende 4 Comuni, popol. 5717 abitanti). — Territorio interno, all'estremo sud del circondario, ferace principalmente di granaglie e foglia di gelsi. Abbondanza di bestiame suino di cui assai attivo è il commercio.
   A]elio (3183 ab.). — All'altezza di 590 metri sul livello del mare, a 3S chilometri a sud da Paola e a 23 a libeccio da Cosenza, sorge sopra un colle a 9 chilometri dal mare, cinto di mura con un castello ben munito in addietro. In una cappella del convento dei Minori Osservanti si ammira uno splendido altare di marmo con un affresco rappresentante la Madonna delle Grazie, capolavori del Cinquecento, regalati da Alfonso Cibo allo Stato di Ajello, di cui il Cibo era signore.
   Varie frane nel monte Faeto (1100 ni.) e nelle sue adiacenze addussero l'innalzamento dell'alveo del fiume Oliva, sì che i rivi scorrenti nelle attigue valli, trovando chiuso il varco, raccolsero le loro acque in tre stagni esalanti miasmi che resero insa-