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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   e» Parte Quinta — Italia Insulare
   di Greta a traverso la storia di Grecia, di Cartagine e di Roma, l'impero dei Saraceni e dei Normanni, fino ai combattimenti che hanno sostenuti la Spagna, la Francia e l'Inghilterra nel mare Mediterraneo, fino al primo episodio del recente movimento dell'indipendenza italiana, sempre in ogni grande ed importante momento storico, la Sicilia fu tocca dal dito del Fato, Sulla gran tela della storia universale il nostro sguardo può seguire nella cronaca siciliana lo sviluppo della coltura europea, il sorgere e il disparire degli Stati e dei popoli (1).
   I. — Descrizione generale preliminare.
   Salpando da Napoli sopra uno dei piroscafi postali che fanno il servizio diretto con Messina, e che soglìon partire sul far della sera, se il tempo è propizio, com-piesi in 18 ore una vera gita di piacere sopra un mar levigato che scintilla la notte per miriadi di fosforescenti infusori!, mentre tingesi, il giorno, del più puro zaffiro.
   Percorsi durante la notte i tre quarti del cammino, si arriva, al rompere del giorno, davanti Stromboli, la più settentrionale delle isole Eolie (ovvero Lipari dalla maggiore di esse), il più piccolo dei vulcani italiani attivi e sempre a brevi Intervalli più o meno in eruzione.
   Volgendo lo sguardo a est scorgesi intanto la costa non lontana della Calabria con la crina soprastante dell'estremo A pennino, mentre a ovest schieransi, poco lungi l'una dall'altra, le sei isole Eolie maggiori, tutte di origine vulcanica, le quali, con lo Stromboli e l'isola di Vulcano (che fece anch'essa, non ha gran tempo, la sua eruzione dal cratere) la più meridionale di tutte, formano altrettanti anelli di una non interrotta catena vulcanica fra il Vesuvio e l'Etna (2).
   Piegando quindi lo sguardo a sud si presenta in prospetto l'Etna, che apparisce spiccato e dominante sul profilo dell'isola tracciato dalla catena alpestre che l'attraversa da ovest a est, vale a dire dal monte San Giuliano presso Trapani sino alla punta del Faro.
   Nel mentre si va ciò osservando, la Sicilia non comparisce isolata, ma come un prolungamento od una continuazione del continente, e sol proseguendo incomincia a scorgersi un breve intervallo di mare che la separa dall'estrema Calabria; in breve si passa, senza l'antico tradizionale pericolo, fra Scilla e Cariddi e si arriva all'imboccatura dello stretto di Messina, entrando nel quale si smarrisce quasi l'idea di essere in mare, e par piuttosto di navigare in uno dei grandi fiumi dell'America.
   (1) Augusto Schneeuans, La Sicilia nella Natura, nella Storia e nella Vita, tradotta in italiano da Oscar Bulle; Firenze 1890, Barbèra.
   (2) Codesta serie di attivi o seinispeiiti vulcani — osserva il compianto prof. Siiakstri, direttore dell'Osservatorio dell'Etna — credesi dovuta ad un'estesa linea di frattura determinatasi negli strati rocciosi di questo tratto di superficie terrestre, durante lo sprofondamento della catena Tirrenica, già l'ormante parte, a guisa delle Alpi presenti, del gran continente Mediterraneo subissato in un cataclisma geologico che ce ne lasciò gli avanzi nella cosidetta Catena Metallifera della Toscana (rappresentata dalle Alpi Apuane, dal monte Pisano, dalla montagnola Senese, dai gruppi montuosi di Canapiglia, Cetona e Massa, dall isola d'Elba e dalle altre isole dell'arcipelago Toscano), come nel gruppo montuoso di Taormina in Sicilia, ecc.
   Alla sommersione ed al lento sfacelo della catena Tirrenica devesi l'origine delle formazioni stratificate dell'Apennino, le quali, emergendo successivamente, formarono l'ossatura longitudinale del presente continente italico dal colle di Tenda al capo Spartivento.