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La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia di Palermo
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   Strade rotabili e ferrate. — La provincia è attraversata dalle strade seguenti:
   1. Strada nazionale litoranea la quale, movendo dalla provincia di Messina, passa per Gefalù, Termini Inierese. Palermo, donde, piegando verso Monreale, poco dopo Partinico, entra nella provincia di Trapani.
   Rappiccansi a codesta strada: un tronco che, partendo da Palermo, gira in arco, tocca Carini e ricongiungesi alla linea principale sotto Partinico; un breve tronco che va a Castelbuono, passando per Canrpofeliee, Col lesa no e Isnello; un altro tronco che va a Castelbuono che da Termini Imerese traversa la provincia sino ai confini della provincia di Caltanissetta, donde, piegando da ovest a est, tocca Petralia Sottana e Petralia Sopraria ove ha fine.
   2. Strada nazionali', che, venendo dalla provincia di Caltanissetta, entra in quella di Palermo poco dopo Villalbaeva ad allacciarsi con la litoranea poco sotto Palermo.
   3. La strada che da Girgenti per Cammarata entra in quel di Palermo e va a congiungersi con la seconda strada nazionale a Lercara.
   4. La strada che, movendo da Palermo, s'avvia da nord a sud, traversa la provincia toccando Piana de' Greci, Corleone, Risacquino donde piega verso sud-ovest per entrare poco appresso nella provincia di Girgenti. Questa linea è congiunta alla Sa precedente da un tronco che passa per Marineo.
   Oltre le strade rotabili la provincia di Palermo è intersecata dalla ferrata la quale, entrando poco oltre Cammarata al contine delle tre provineie eli Girgenti. Caltanissetta. Palermo, la traversa da sud a nord sino a Termini Imerese, donde, seguitando la costa, giunge per Bagheria a Palermo, e girando quindi in arco, entra, presso Balestrate, nel golfo di Castellammare nella provincia di Trapani, ove, descrivendo un grand'arco, arriva, per Mazzara del Vallo e per Marsala, a Trapani. Da questa linea, fra Alia e Lercara, staccasi un ramo secondario che va sino a Girgenti e a Porto Empedocle. Un altro tronco secondario va da Palermo per Marineo a Corleone.
   Havvi poi in costruzione la grande ferrovia litorale che da Termini Imerese si dirige per Cefali verso Messina.
   Clima. — L'aria è salubre in tutta la provincia e si ò anche migliorata recentemente per le bonìfiche delle paludi nell'agro palermitano e a Misilmeri, La provincia però è quella in cui la temperatura sale ad un massimo di 40.4, temperatura maggiore di quella delle altre provineie siciliane, e discende sino ad un minimo assoluto di 0.2. Per altro, nell'inverno crudelissimo del 1890-91, la neve cadde in gran copia sui monti circostanti a Palermo e fu insolito il freddo.
   Dei venti predominano, nei sei mesi piovosi e invernali (dall'ottobre al marzo), l'ovest-sud-ovest o libeccio; in settembre e in aprile esso combatte col nord-ovest che predomina dal maggio all'agosto. Il vento marino spira giornalmente dalle 10 alle 4 quando non vi abbiano perturbazioni atmosferiche. Le temperature più alte succedono nell'autunno e nell'inverno col vento sud-ovest, nella primavera col sud-est e nell'estate coli' est. Il scirocco è sempre molto caldo ecl asciutto, e spira il più sovente in aprile. La nebbia è rarissima e nella zona inferiore marittima non cade quasi mai neve. I giorni privi affatto di sole non sono cha ó, e 19 soltanto i giorni affatto sereni e senza alcuna nuvola; i giorni sereni (ossia con un sesto al più al più del cielo con nuvolette) 122, e 69 i giorni con mezzo il cielo coperto. Radi i temporali e la pioggia di soli 596 millimetri.