Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Sicilia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (105/721)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (105/721)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Palermo
   1)5
   Figv U — Palermo: Piazza Pretoria.
   Piazza Pretoria (fig. il). — Questa piazza piglio il nome dal palazzo deìfantico magistrato che stava a capo del Municipio, il Pretore. Una gran parte di questa piazza è occupata dalla rinomata Fontana Pretoria, che ha una circonferenza di 133 metri ed un'altezza di 12 (vedi pag. 119). La fece fare don Pietro di Toledo, che voleva adornarne una delle sue ville di Firenze; ma, dopo la sua morte, fu venduta, nel 1575, da suo figlio al Senato palermitano.
   Piazza Reggerò Settimo, con la statua scolpita dal Delisi del celebre statista (morto nel 1863), alla eui memoria bastò inscrivere sul piedestallo gli anni 1812 (Costituzione Liberale), 1820 (Indipendenza della Sicilia) e 1848 (Insurrezione con governo provvisorio). — Dirimpetto, statua di Carlo Cottone, principe di Gastelnuovo (con le date 1811, 1812, 1822), fondatore dell'Istituto agrario.
   Piazza della Rivoluzione (già Fiera vecchia), — Fu in questa piazza che nel giorno 12 gennaio 1848 gl'insorti fecero il loro quartier generale; fu in essa, dopo il ritorno della signoria dei Borboni, che, la sera del 27 gennaio 1850, fu tentata una nuova sommossa, ed essendo abortita la stessa sera, furono fatti morire sul luogo la dimane, per giudizio sommario, sei cittadini credutine autori ; fu in essa che il generale Garibaldi, entrando da porta di Termini il 27 maggio 18G0, fè la prima sosta onde poscia con più vigore combattere i nemici della libertà. Nel centro della piazza sopra umile base vedesi il genio di Palermo, ricollocatovi dal popolo nel 1860, poiché nel 1852, per ordine di Carlo Filangieri principe di Satriano, luogotenente allora in Sicilia, ne fu svelto e gittate entro i magazzini del Senato.
   }