Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Sicilia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (108/721)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (108/721)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Sicilia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1893, pagine 684

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   (30
   Parte Quinta — Italia Insulare
   'MAMéÈMMA^J^M MlMMJMMÌ mmswmmmmmmmmHtìmmm
   SiSElS MT
   femw xmmw - émm-I^i^S il!
   ' / /'a ¦ 1
   Fig. 14. — Duomo di Palermo . Elevazione dell'abside. ¦tì.KCHITBTTUKA
   Architettonicamente parlando, Palermo è poca cosa; tutto ciò eh'è stato fatto pel suo abbellimento esterno si vede in poche ore, ma non bastano i giorni e le settimane per apprezzare degnamente tutto ciò che fu largito dalla natura.
   Le antichità sono scarse, dove non vegliatisi annoverare fra esse le normanne, relativamente recenti. 11 sedimento dei secoli successivi e il detrito di una vita attivissima dai tempi più remoti hanno sepolto irrevocabilmente tutte quasi le vestigia del suo classico passato. Quando si è esplorata a fondo la città stessa e i suoi dintorni sino a Monreale, San Martino e la Zisa ; quando si ò ammirata debitamente l'imponente porta Felice; quando si è andati sufficientemente attorno pel giardino La Flora, con la sua opulenza vegetativa subtropicale; quando per ultimo si ò adeguatamente esaminata La Cala, piccolo porto e poco fondo, con le sue banchine affaccendate — allora colui che ama la Natura più delle opere dell'uomo e preferisce il veramente eterno al meramente immortale figurativo, dovrà confessare a sè stesso che Palermo nulla ha di più bello, di più cattivante da mostrare di quel capolavoro eseguito dal Supremo Artefice, modellando quelle