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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   a
   8 l'arte Quinta — Italia Insulare
   l'estremila sud di codesta catena forma un capo avanzato, detto zapo Cuccia, die è una baia profonda e incavata e il Nympìiaeue Portus di Tolomeo, ora noto solto il nome di jìorto Conte.
   Ìj Ifermoeum Promontorium dello stesso autore e evidentern'nle il capo Marrugiu, a circa 19 chilometri a nord del fiume Terno; il Coracodes l'ortus, ch'ei pone fra questo fiume e Tarro, è probabilmente la piccola baia che trovasi a sud del capo Mannu.
   Il Promontorium Crassum deve essere il cupo Aitano, da cui la costa si stende a sud-est sino al capo Teulada, l'estrema punta meridionale dell'intiera isola, che dev'esser quella chiamata Chersonesus da Tolomeo, le cui indicazioni però per questa porzione della costa sono molto incerte.
   Dirimpetto a quest'angolo sud-ovest dell'isola stanno due isolette, una delle quali, detta da Tolomeo VIsola dei Falchi (Tepaxwv vr.co?), è l'Isola di San Pietro; l'altra, che ha ora il nome di Isola di S. Antioco, è da lui chiamala Plumbaria Insula ed Enosis da Plinio. È congiunta alla Sardegna da un'angusta striscia di sabbia e da un antico ponte romano ed era il sito della celebre città di Sulcis (di cui parleremo sotto S. Antioco), da cui la baia adiacente (ora golfo di Palmas) derivò il nome di Sulcitanus Portus.
   Due altri piccoli porti mentovali da Tolomeo fra capo Teulada e l'antica Nora (o capo di Pula), Bitiae Portus ed Ilerculis Portus, devono essere il vasto golfo dell'/so/a Rossa e il piccolo seno di Malfutano, accessibile solo a legni di piccolo cabotaggio.
   Tra il golfo dell'isola Rossa e il capo di Pula, esiste il capo Sparavento, che è la punta più meridionale dell'isola, e dove vi è un faro ed un semaforo.
   Vi è poi il capo, detto da Tolomeo Citnicularium Promontorium, che è la putita della Savorra; e il promontorio di Caralis (ora Cagliari) dee essere il capo adiacente immediatamente a Cagliari, detto ora capo di S. Elia. Plinio però dà il nome di Caralitanum Promontorium al capo sud-est della Sardegna, al quale Tolomeo (singolare!) non dà alcun nome. L'isoletta vicina, chiamata così da lui, come da Plinio, Ficaria, è una piccola isola detta ora Isola dei cavoli.
   Segue l'Isola di Serpentara e poi il capo Ferrato, lunga punta di terra, che si inoltra nel mare per parecchi chilometri, il piccolo capo di San Lorenzo e i due importanti capi di Sferracavallo e di Bellavista. Viene in seguito, risalendo sempre verso la costa nord-est, l'ampio golfo di Tortoli, col suo nuovo porto e più in là quello di Arbatax, a cui dà ora capo una linea delle ferrovie secondarie, che traversa, nella sua massima larghezza, la Sardegna.
   Procedendo lungo la costa est dell'isola noi troviamo il Sulpicius Portus, che non si può identificare con certezza, e il Portus Olbianus che è, al fermo, il golfo di Terranova ; mentre, verso l'estremità nord-est dell'isola, son due promontorii detti Colombarium ed Ardi Promontorium. Quest'ultimo si chiama sempre capo dell'Orso dalla sua rassomiglianza alla figura di quest'animale; il primo mal si può identificar chiaramente, quantunque sia probabilmente il capo Ferro.
   Dirimpetto a quest'angolo della Sardegna giacciono parecchie isolette, di cui la maggiore è VIsola della Maddalena e, dopo di essa, Caprera, divenuta famosa per la dimora e la tomba di Garibaldi. Sono probabilmente la Phintonis e Vllva di