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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quinta — Italia Insulare
   lunga 277 chilometri e larga in media 111 Le Bocche di Bonifacio (Stretto di Bonifacio) la separano dalla Corsica per una larghezza di 1.25 miglia geografiche. La Corsica, separata dalla Sardegna in lontana « poca geologica, fu meri favorita dalla natura. Le distanze più brevi dall'isola al continente italiano ragguagliansi a 2fi miglia geografiche; alla Sicilia a 37.5; all'Africa (Tunisi) a 24.7; la Sardegna è perciò più prossima al continente africano che all'europeo.
   A est stendesi il poco addentratesi golfo di Orosei, o Porgali ; sulla frastagliata costa nord-est i golfi di Terranova, degli Aranci od Oihyi Nuova, Congianus ed Arsachena; a nord-ovest il golfo dell'Asinara; a ovest quello d'Oristano; a sud-ovest e a sud quelli di Palmas e Cagliari.
   Le isole costiere principali sono: a sud-ovest Sant'Antioco e San Pietro; a nordovest l'Asinara, e a nord-est La Maddalena e Caprera; seguono le isole minori sunnominate.
   La Sardegna è montagnosa in gran parte; ma le montagne più eccelse e granitiche, in continuazione di quelle della Corsica attraverso le suddette Bocche di Bonifacio, con altezze da 1000 a 1792 m. {Gennargentu), non occupano che la metà orientale.
   A circa la metà fra nord e sud, ma più presso alla costa orientale dell'isola, sorgono le due vette più alte; il TAmbara (1359 m.) e il suddetto Gennargentu. di natura granitica, come in genero tutta la parte nord-est della Sardegna.
   In mezzo all'isola appoggiasi a ovest alla catena principale una regione montana, bagnata dal Tirso, in cui l'estinto vulcano monte Ferru (che levasi nella sua vetta Urtivi, a 1050 m.) prolungasi sino alla costa occidentale, nascondendo nel suo cratere il villaggio di San Lussurgiu.
   A nord-ovest da monte Ferru ergonsi per contro i monti trachitici di Alghero e Bosa con 803 m. d'altezza (monte Mannu). L'estremo angolo nord-est dell'isola racchiude il gruppo alpestre La Nitrra, con formazioni calcaree, separato dai precedenti da una piccola bassa pianura, ed a cui stendesi innanzi la lunga isola Asinara, di natura granitica, alta sin 407 ni.
   Anche la porzione sud-ovest dell'isola forma una propria regione montana separata dalla pianura fertilissima del Campidano, che stendesi verso sud-est da Oristano sino a Cagliari e divisa dalla valle fluviale del Sixerri in due sezioni meridionale e settentrionale. Nella prima, Punta Severa, innalzasi a 98G m., e, nella seconda, monte Linas, a 1236.
   Le miniere dànno all'esportazione molto minerale di piombo argentifero e di zinco, ed anche di ferro, e d'argento e lignite. Fra le numerose sorgenti minerali le più importanti son quelle di Sardara e Fordongianus, ma le più frequentate son quelle di Benetutti.
   Non manca l'acqua; ma dei molti fiumi nessuno è navigabile, neppure il principale. il Tirso, che mette foce presso Oristano. La maggior parte dei fiumi inaridiscono nell'estate. Lungo le coste sud vi si coltivano le saline, che somministrano all'esportazione quantità ragguardevoli di sale.
   11 clima della Sardegna è caldissimo e insalubre dal luglio al settembre, regnando durante questi mesi, la malaria, detta colà intemperie. La pioggia si fa spesso desiderare da quattro a cinque mesi.