Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia', Gustavo Strafforello

   

Pagina (17/471)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (17/471)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Sardegna
   13
   1 molti rivi del Campidano portano raramente le loro acque sino al mare; alimentano generalmente le paludi e gli stagni, o scompaiono nella melma. Quanto benelico riuscirebbe il prosciugamento di quelle pianure alla salute degli abitanti esposti alla malaria! Quanti campi salubri, ubertosi e fruttiferi non creerebbe una canalizzazione razionale! Dopo ripetute ed insistenti suppliche dei sindaci e dei deputati, il Governo ha ordinato lo studio per l'arginamento dei corsi d'acqua della provincia di Cagliari.
   A questo riguardo l'uomo ha più nociuto che giovato a se stesso e al paese; il diboscamento di vaste selve negli ultimi decenni ha lasciato nudi i monti nell'interno dell'isola e la conseguenza fu ed è, che le pioggic spazzano via dalla dura roccia il soffice e fertile strato di humus e rovinano al basso torbide ed impetuose, ingrossando improvvisamente fiumi e torrenti; mentre nei bollori estivi e durante le siccità, monti e valli inaridiscono sotto 1 raggi cocenti dei sole ed i campi, che dovrebbero fruttare, generano la malaria.
   Non men numerose dei torrenti son le paludi, o gli slagni in Sardegna. Citeremo tra i principali lo stagno di Cagliari, il maggiore di tutti, con un perimetro di chilometri 57.8; lo stagno di Sassu, con un perimetro di chilometri 48; lo stagno di Cabras, con un perimetro di chiloin. 45.2; lo slagno di Molentargim con un perimetro di chilom. 12.2; lo stagno di Santa Giusta, con un perimetro di chilometri 10.2; lo stagno di Quarto o Mare Stagno, con un perimetro di 16 chitoni.; lo stagno di S'ala de Porcu, con un perimetro di 8.3 chilometri ; lo stagno di Is Benas, con uri perimetro di G.5 chilometri; lo stagno di Tortoli, con un perimetro di 11.5 chilometri.
   Tutti questi stagni trovansi nella sola provincia di Cagliari; in quella di Sassari sono notabili: lo stagno d'Alghero, con un perimetro di 12.7 chilometri e 2.3 metri di profondità; lo stagno di l'iatamona a l'orto Torres, con un perimetro di 9.2 chilometri e quello di Sorso, con un perimetro di chilometri 11.3.
   Alcuni di codesti stagni comunicano col mare, fra cui quelli di Cagliari, d'Oristano, di Palmas, di Terranova, d'Orosei, di Tortoli, di Muravera, ecc. ; mentre altri, quantunque formati dal mare, non sono in comunicazione con esso, apparentemente almeno; ed altri ancora ve n'ha di natura salina, di cui vanno non già debitori al mare, sì a circostanze puramente locali, come gli stagni di Serranti e di Sanluri, il quale ultimo ha, nell'estate, la superficie coperta da uno strato di sale.
   IV.
   Geologia della Sardegna.
   Noi conosciamo la struttura geologica della Sardegna forse meglio di quella di qualche altra regione del Regno d'Italia, mercè della precitata stupenda opera Voyage en Sardaigne, del luogotenente generale e senatore marchese Alberto Ferrerò della Marni ora, morto a Torino nel 1863. I due ultimi volumi di quest'opera, corredati di un atlante, son consacrati esclusivamente alla Description géologique (Torino 1857) e noi ce ne varremo nei seguenti cenni.
   Codesta descrizione, accompagnata da una carta geologica della Sardegna alla scala di 1:500,CKJO, non dà, per vero e naturalmente, che uno schizzo a grandi