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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   i\HH l'arte Quinta — Italia Insulare
   Albania e nette isole Jonic. É arche notevole la circostanza die quasi tutte le maggiori citta sulla costa orientale adriatica hanno mutato luogo coli andar del tempo ed, accanto alle odierne, vedonsi, a qualche distanza, i ruderi delle antiche.
   Quanto ai fenomeni di sollevamento sulle spiaggie dell'Italia centrale e meridionale, essi pre-senlansi particolarmente nei laghi salmastri litoranei a sud di Ancona, nella Capitanata e a Brindisi.
   Da Ancona verso il nord cessano però codesti segni e noi arriviamo qui in una regione, ove la verifica di cambiamenti lungo le coste nell'uno o nell'altro senso diviene difficile in sommo grado. Quantunque a Ravenna, Adria, Venezia, ecc., paiano accertati segni rinvenuti di abbassamento del terreno, essi lasciano però sempre il dubbio che provengano solo dalla natura locale e non bastano ad ogni modo per dedurre una conclusione generale, e il fatto clic le alluvioni del Po producono un incessante ed importante accrescimento del terreno fa dipendere il presunto abbassamento dalla condizione che l'alluvione, cagionala dall'afflusso delle aequedolci, t in grado di superare l'abbassamento delle spiaggie — se è vero clic abbassamento vi sia.
   8. IQtjtilogo: L'Adriatico in omerale. —Noi siamo venuti sinora descrivendo scientificamente e paratamente l'Adriatico; percorriamolo ora rapidamente in complesso per la comune dei lettori, anche a rischio di qualche inevitabile ripetizione.
   L'Adriatico adunque è un bacino collaterale del Mediterraneo rivolto a nord-ovest fra gli Apennini e la penisola Balcanica. E collegato col mare Jonio dal canale d'Otranto (largo 08 chilometri) fra la città d'Otranto e l'angusto e molto sporgente capo Linguetta (Acrocerauma Promonlorium) del monte della Chimera. La sua eslremità sellcntrionale è formala dai golfi di Venezia e di Trieste, il quale ultimo 6 separato dalla penisola d'Istria dal golfo del Quarnero o golfo di Fiume. La lunghezza dello Adriatico ragguagliasi a 180 chilometri, la larghezza sino a 230 in certi punti, e 180 nel mezzo, e la superficie a circa 133,000 chilometri quadrati.
   L'uniformità della linea costiera occidentale è interrotta dalla penisola prominente del Gargano (eoi monte. Calvo, la vetta più eccelsa ha 1056 metri) confinata a sud dall'ampio e aperto golfo di Manfredonia, a nord da una baia più aperta dietro le quattro isoielle Tremiti e dal della del Po crescere ogni di più pei sedimenti fluviali, dalla cui punta estrema dista ora per 36 chilometri l'antica città di Adria già porto e stazione navale sotto i Romani, che diede a quel mare il nome di Adriatico.
   La costa occidentale è relativamente poco profonda e quasi senza porti spaziosi. Gli scandagli danno qui un abbassamento assai più gradualo del fondo del mare e quasi in verun luogo spiaggie così scoscese come a est. La costa occidentale per contro, toltone alcuni tratti dell'Apulia, è bene popolata, fornita riccamente di buona acqua e di prodotti commerciali, mentre la costa orientale è in generale rocciosa e dirupata, piena d'isole, baie e porti, ma povera di abitanti, di mezzi di sussistenza e in molti punti persino di acqua potabile.
   Oltre le rade numerose fra Otranto e le foci del Po apronsi, lungo la costa adriatica occidentale, i porti di Brindisi, Monopoli, Bari, Molletta, Barletta, Manfredonia, Vieste, Ancona, Senigallia, Fano, Pesaro, Chioggia ed alcuni ricoveri più piccoli, ma frequentali dal piccolo cabotaggio.
   La costa piana settentrionale delle regioni veneta e friulana dal della del Po per Venezia e l'antica Aquileia sino alla foce dell'Isonzo, è caratterizzala da una lunga serie di banchi di sabbia, d'isole arenose e di lagune. L'ex-regina dell'Adriatico, la bella Venezia fu detronizzata commercialmente dalla sua rivale Trieste, a nord-ovest della quale, a Castel Duino, le Alpi Giulie, col Carso, si approssimano alla costa, la quale ne riceve un rilievo, un'impronta diversa —diviene, vale a dire, irregolare, frastagliata e quasi tutta scoscesa.
   Nella penisola Istriana, che addentrasi cuneiforme e con una larghezza di 90 chilometri in mare, i porti mercantili principali sono, oltre Trieste, Capo d'Istria, Pirano, Parenzo, Rovigno e Pota, già stazione navale romana ed ora porto principale di guerra ed arsenale militare dell'Àustria-Ungheria.
   Le isole Quarnerine sono intersecale da tortuosi e profondi canali e circondale da numerose scogliere, prolungamenti del Carso.
   Più ripida e pittoresca dell'istriana è la costa croala coi porti di Fiume, Buceamj Porlo Re e Zcngg. Davanti Ohrovazzo incomincia la Dalmazia con numerosissime haie, porli, lingue di terra