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La Patria. Geografia dell'Italia
Sardegna. Corsica - Malta - I mari d'Italia
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1895, pagine 463

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Quinta — Italia Insulare
   III - Mare Jonio.
   Cosi chiamasi quella finizione del Medilerraneo, che slendesi fra la costa occidentale dell'Epiro e il reame di Grecia e la costa orientale della Calabria e della Sicilia. I. nettamente separalo dalla cavità dell Adriatico da una soglia, che ergesi nello stretto d'Otranto, ma è meglio ancora limitato a ovest dai bassi fondi, che congiJiigono la Sicilia alla Tunisia, formando un istmo sotto marino già segnalato ila Strabene.
   1/Jonio bagna le coste meridionali della penisola e più particolarmente quelle della Calabria, della Basilicata e della l'eira d'Otranto. I. religioni» all'Adriatico dal canale d'Otranto e al Tirreno dallo stretto di Messina. Contiene i golfi di Angusta, Squillare, Rossano, Taranto e Gallipoli e bagna i promontori! di Leuca, di Sari Vito, di lioseto, di Trionto, delle Colonne, i capi lìizzuto, di Stilo, di Sparavento, dell'Armi, e. il rapo Passaro in Sicilia. Ilei fiumi che riceve, i principali sono: il Grati, il Sinni, il Rutenio e il Uraliano.
   Dalla parie d'Italia non contiene isole, ma solo alcuni scogli lungo le coste della Calabria e il litorale di Taranto. Copiosa é la pesca che vi si fa, segnatamente di tonni e spadoni, e lungo le spiaggie tarentine vi si raccoglie dell'allibra.
   I geografi antichi diedero il nome di liym -É/ayo; Tal. o di Joniurn Mare, ai mare che bagnava le coste occidentali della Grecia e le separava da quelle della Sicilia e dell'Italia meridionale La denominazione parrebbe datare da un periodo antichissimo, quando gli Jonii abitavano sempre le sporule del golfo di Corinto e quella parte del Peloponneso nota in seguito col nome di Acaia; rna non abbiamo prova del suo uso nei tempi primitivi.
   Le leggende inventate dagli scrittori posteriori, che derivarono il nome da quello di Jonio o Jono dalle pellegrinazioni d'Io, sono ovviamente mere fantasie etimologiche. Niuria traccia del nome rin-viensi nei poemi omerici ed occorre per la prima volta in Eschilo (l'rom., 840). Erodoto adopera evidentemente il nome K&ra; y.òlr.o; (Jonio golfo) come sinonimo di Adriatico e Tucidide somigliantemente adopera il termine nell'istesso senso come rilevasi dalla sua espressione che « Epidamno (detto dai Romani ìhjrrachium, ora Darazzo) è una città a mano destra entrando nel golfo Jonio ». Anche Scillaee e Sciamo Cliio adoperano il nome di golfo Jonio nello stesso senso come sinonimo di Adriatico, od almeno della parte meridionale di esso; mentre il nome di mare Jonio nel senso più esteso datogli dai geografi posteriori non trovasi in alcun antico scrittore greco.
   Polibio (n, 14, v, 110) è il primo autore che adopera il termine in questo senso e l'applica al mare, clic slendesi dall'ingresso dell'Adriatico, lungo la costa d'Italia, fino al promontorio di Corinto, ch'egli considera qnal suo limite meridionale. Come Polibio e Seiinno Cliio, Strabene fissa il promontorio Aerocerannio (ora capo Glossa o Unguetìa) qual limite fra I* Jonio e I Adriatico. Plinio adopera il nome di Jonium mare in senso molto lato o piuttosto molto incerto, comprendendo sotto questa denominazione il mare Siculum e Creticum dei Greci, del pari che la parte inferiore dello Adriatico e tale par fosse l'uso comune a di suoi, seguilo dai poeti latini fra cui Virgilio (Aen., in).
   .....Strophades grajo stant nomine dictae,
   Insulac Jonio in mai/no.....
   Strofadi grecamente nominate
   Son certe isole in mezzo al grande Jonio.
   Mela distingue il mare Jonio dal Siciliano ed applica il primo nome nel senso ora adottato generalmente dai geografi, come quella porzione dell'ampio mare fra le sponde della Grecia e quelle della Sicilia, che giace più vicino alle prime (Mei., u, 4, § 1).
   (Parigi 1855): Ernst Mayer, Flut timi Ebbe dcr Adrìatischen Meer; M. Neumayr, Zur Geschichte des iistichen Mittehneer-Beekens ; G. Yriahte, Les Bords de l'Adriatiqne et du Montenegro — oltre le opere già citate sul Mediterraneo dell'ammiraglio inglese S,Mvrn, e dei tedeschi Bottger e Barth, Das Becken des Mittelmeeres (Amburgo 1SGO). Stupenda la Carta dell'Adriatico di Gustavo Freytag.