- 14 —
convito sopra una nave, in cui il vasellame d'oro e (l'argento, dopo aver servito alla mensa,, era gettato in mare. Alcuni lamentavano lo sperpero, ma non sapevano di una rete finissima, invisibilmente disposta all'intorno, che raccolse il vasellame e in fine lo restituì nitido e terso. La Provvidenza di Dio a guisa di rete raccoglierà anche ciò che quaggiù ci appare più inesplicabilmente perduto e sciupato, e tutto farà ri-splendere fuori di questa vita, nel giorno delle divine rivelazioni.
Quaggiù non comprendiamo nulla di tutto ciò. Una cosa dobbiamo sapere: che Dio ci ama anche quando ci colpisce. Ci richiama, ci educa col dolore che è il grande educatore delle anime e strumento di perfezione. Il dolore ci associa all'opera redentrice di Gesù crocifisso e accumula meriti per il Paradiso. Per chi ama Dio, tutto, anche il male, ridonda in bene (S. Paolo, Boni. 8, 28).
LA SS. TBINITÀ
La ragione assolutamente parlando può provare che vi è Dio e chi è Dio. Biconosce la necessità di una causa prima: deduce che essa è infinita. Ma si ferma lì. Oltre questi confini vi è il mistero.
Ci stupiremo che vi siano dei misteri in Dio? Quanti misteri in natura ! Mistero che il grano gettato nel solco germini e produca la spiga ; mistero che l'occhio abbracci immagini così vaste e che esse siano trasmesse nell'anima e conservate nella memoria; mistero come la luce si trasmetta così rapida e così lontano. Misteri vi sono nell'ordine fisico e misteri nell'ordine morale. È un mistero lo stesso cuore dell'uomo. Quanto più si studiano i fenomeni naturali, tanto più appariscono misteriosi nella loro complessità. E ci stupiremo che vi siano dei misteri nell'ordine soprannaturale? In Dio?
Saggiamente diceva Epitteto : « Se io conoscessi Dio, o Dio non sarebbe Dio, o io sarei Dio ». Voleva dire che la mente umana non può comprendere Dio, perchè essa è finita, mentre Dio è infinito.
Nostro Signor Gesù Cristo ci ha insegnato a adorare un solo Dio in tre persone. È questo il mistero della Santissima Trinità.
Egli confermò il dogma fondamentale dell'antica legge, il monoteismo, e pronunciò le stesse parole dette da Dio a Mosè : « Ascolta, Israele, il tuo Signore è un Dio solo » (Me. 12, 29). Ma poi egli parlava del Padre suo come Dio (1); si diceva Figlio di Dio attribuendosi di
(1) Es. : « il Padre mio opera fino a quest'oggi ed io opero » Giov. 5,17 ; ecc.