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ore con sera e mattina mentre si tratta di migliaia di secoli ! Il sole al 4° giorno! La terra centro del mondo!
Esporremo quindi le principali interpretazioni cattoliche del racconto biblico della creazione.
1) Gli ebrei e alcuni tra i Padri più antichi interpretarono le parole di Mosè nel loro senso più ovvio, fino a intendere giorni di 24 ore.
Talo interpretazione è contraria alle conclusioni certe della scienza, la quale insegna che occorsero milioni di secoli perchè si formassero le montagne e apparisse la vita. È vero che Dio può fare per miracolo in 24 ore ciò per cui occorrono secoli; ma Dio non fa miracoli inutili. Per Lui un secolo è come un minuto.
2) Perciò alcuni diedero una interpretazione idealistica o simbolica. Nel racconto di Mosè essi videro un'allegoria, un simbolo, un insegnamento morale. Più che la storia della creazione, Mosè avrebbe esposto una serie di visioni con cui Dio gli avrebbe fatto conoscere la creazione: oppure avrebbe voluto esporre in veste narrativa un insegnamento morale, cioè istituire la settimana ed inculcare il riposo del 7° giorno con l'esempio di Dio.
Anche questo sistema, se non presuppone il senso storico, è da rigettare siccome contrario al senso tradizionale della Chiesa.
3) Nel secolo xix la scienza, la geologia, la paleontologia fecero grandi progressi. Si scrutarono le viscere della terra, si distinsero gli strati più antichi e meno antichi, si riscontrarono in essi le grandi tappe della storia del mondo e le tracce della sua remota origine. Si affacciò l'ipotesi di una grande nebulosa iniziale dalla quale si sarebbero formati i vari mondi, attraverso epoche lunghissime così distinte: l'epoca ignea, l'epoca azoica, nelle quali non è traccia di vita, e poi l'epoca primaria, secondaria, terziaria e quaternaria (dette altrimenti paleozoica, mesozoica, cenozoica, neozoica) durante le quali appariscono successivamente i viventi, ossia le piante, gli animali, e da ultimo, nell'epoca quaternaria, l'uomo.
A questo punto intervennero i teologi e misero in confronto il racconto di Mosè coi dati della scienza. Essi credettero di scoprire tra l'uno e gli altri una perfetta armonia. Dissero: Mosè, ispirato da Dio, ha divinato molti secoli prima ciò che poi gli scienziati scopersero. Laplace ha scritto sulla falsariga di Mosè. La geologia dice che prima» di ogni altra cosa vi fu la nebulosa? E appunto Mosè pone a fondamento della sua cosmogonia il caos o la materia informe. Secondo la scienza dapprima la massa fu aeriforme e si mise in moto? Quindi fosforescenza e fuoco: cioè la luce: il 1° giorno di Mosè. Poi si formò, secondo la scienza, una massa liquida? Essa necessariamente mandò vapori in alto e se ne staccarono enormi frammenti, che furono astri nascosti dalle nubi. Era quello il firmamento, creato, secondo Mosè, nel 2° giorno.