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Accompagniamo col pensiero Maria in cielo: Ella è esaltata sopra i Patriarchi, gli Apostoli, i Martiri, i Confessori, le Vergini, sopra gli Angeli e gli Arcangeli. Ella è la più vicina a Gesù. Gli eletti saranno in cielo come gli Angeli di Dio (Mt. 22, 30), ma sono inferiori a loro per natura. Maria è superiore: Regina degli Angeli. Gli Angeli sono ministri, Ella è Madre. Come madre ha in certo senso una autorità su Gesù, e come alle nozze di Cana ottenne da Lui un miracolo, così intercede efficacemente in cielo. I Santi Padri la chiamano » Onnipotenza Supplicante », nel senso che Ella può ottenere colle sue preghiere ciò che Dio può fare colla sua onnipotenza. Ed a Lei si attribuisce l'ufficio di dispensatrice delle grazie. Secondo S. Bernardo tutte le grazie passano per Maria, a quel modo che per Lei venne a noi la prima grazia, Gesù. Perciò Dante gli fa dire:
Donna, sei tanto grande e tanto vali,
Che qual vuol grazia ed a te non ricorre, Sua disianza vuol volar senz'ali.
(Par. XXXIII, 13).
I Protestanti ci accnsano di far di Maria una divinità e sostituirla a Dio. In realtà la Chiesa la considera come interceditrice e come tale la invoca: ora prò nobis. La qualità di Regina del cielo e di Dispensatrice delle grazie divine è conseguenza della sua dignità di Madre di Dio. Gesù è, secondo S. Paolo, unico mediatore tra gli uomini e Dio in quanto Egli solo partecipa della natura divina ed umana, ma la sua mediazione non esclude la mediazione di Maria e dei Santi presso di Lui (1).
(1) Dante ha espresso mirabilmente i punti principali della dottrina della Chiesa intorno a Maria SS. nel canto XXXIII del Paradiso, nella preghiera di San Bernardo:
Vergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d'eterno consiglio,
Tu se' colei che l'umana natura Nobilitasti si, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore, Per lo cui caldo nell'eterna pace Così è germinato questo flore.
Qui se' a noi meridiana face
Di caritate, e giuso, intra i mortali, Se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali, Che guai vuol grazia e a te non ricorre, Sua disianza vuol volar senz'ali.
La tua benignità non pur soccorre A chi domanda, ma molte Hate Liberamente al domandar precorre.