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Applicazioni pratiche. — Accanto alla figura divina del Redentore, la pietà cristiana ama collocare la figura della Madre sua, la creatura più privilegiata, la più perfetta immagine di Gesù, la creatura nella quale più si riflette la luce divina del suo Piglio. Contempliamo con gli occhi della fede Maria, nella sua grandezza di Madre, e di Madre Vergine, di Madre piena di grazia e mediatrice nostra presso Gesù. A tutti gli svolti della vita di Gesù Ella comparisce, come Madre (a Betlemme e a Nazaret), come mediatrice potente (alle nozze di Cana), come corredentrice (ai piedi della Croce), come Regina del cielo e della terra (nella Assunzione). Dalla sicura conoscenza della sua dignità e dei suoi uffici noi dobbiamo attingere una divozione figliale, che è la divozione dei nostri Santi (S. Bernardo), dei nostri grandi (Dante), di tutti i secoli cristiani (lettura 17).
In te misericordia, in te pietate, In te magnificenza, in te s'aduna, Quantunque in creatura è di bontatel Or questi, che dall'infima lacuna Dell'universo infin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te, per grazia, di virtute Tanto, che possa con -gli occhi levarsi Più alto, verso l'ultima.iSalute. Ed io, che mai per mio veder non arsi Più ch'io fo per lo suo, tutti i miei prieghi Ti porgo, e prego che non sieno scarsi, Perchè tu ogni nube gli disleghi Di sua mortalità coi prieghi tuoi, Sì che il sommo piacer'gli si dispieghi. Ancor ti prego, Regina che puoi Ciò che tu vuoli, che conservi sani, Dopo tanto veder, gli afletti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani ! Vedi Beatrice con quanti beati Per li miei prieghi ti chiudon le mani!». Gli occhi da Dio diletti e venerati, Fissi nell'orator, ne dimostràro Quanto i devoti prieghi le son grati. Indi all'eterno Lume si drizzàro, Nel guai non si de' creder che s'inHi Per creatura l'occhio tanto chiaro.
Cfr. Parad. XXIII, 93, dove dice di Lei : « che lassù vince come quaggiù vinse » e v. 88 < il nome del bel fior ch'io- sempre invoco — e mane e sera L'assunzione corporale della Vergine è affermata P irad. XXV, 127 ; cfr. XXITI, 104, così commentato da Benv. : Per hoc innuit quod Maria est cu ut, cor pure in caelo (v. Scartazzini).