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Pensò che il re di Galilea, Erode, appunto si trovava nella città per le feste pasquali, e mandò a lui Gesù (Le. 23, 5).
Erode era curioso di vedere Gesù e sperava che avrebbe fatto qualche miracolo, ma Gesù non accontentò il vizioso re e non gli diede risposta. Erode lo vesti da pazzo e lo rimandò a Pilato.
Pilato interrogò Gesù: È vero che tu sei re? — Si, ma il mio regno non è di questo mondo. — Allora Pilato disse al popolo : Io veramente non trovo in lui nessuna colpa 1 — Ma i Giudei insistevano. Pilato ricorse ad un espediente per salvarlo. Era solito tutti gli anni di mettere in libertà uno dei Giudei condannati e propose al popolo o Gesù o Barabba. Barabba era un volgare malfattore. Il popolo, sobillato dai Farisei, gridò: Dacci Barabba! — E che farò di Gesù? — Mettilo in croce! — Ma che ha fatto di male? — Mettilo in croce!
Pilato ricorse ad un secondo espediente per esimersi dal pronunciare la condanna di morte : consegnò Gesù ai soldati perchè lo flagellassero (Mt. 27, 26; Me. 15, 15; Le. 53, 25; Giov. 19, 1) (1).
La sua mansuetudine sotto i flagelli inferocì i suoi carnefici, i quali da carnefici fattisi dileggiatori, fìnsero un'incoronazione reale. Vestito di porpora per ischerno e coronato di spine, con una canna nella mano destra a guisa di scettro reale, Gesù fu ricondotto a Pilato e da lui presentato al popolo colle parole : « Ecco l'uomo ! ». Gli risposero : « Crocifiggilo ! » Pilato insistè : « Prendetelo voi, e crocifiggetelo secondo la vostra legge! » Ed il popolo: « Noi non possiamo crocifìggere alcuno. Ma tu, se liberi costui, sei nemico di Cesare! ». Pilato temette e condannò Gesù (Giov. 19).
Gesù percorse i 1600 metri che separavano il Calvario dal palazzo di Pilato, portando la croce. Fu crocifisso poco prima del mezzogiorno. Accanto a lui erano crocifissi due ladroni. Pronunciò sette parole: 1° Padre, perdona loro perchè non sanno quello che fanno (Le. 23, 34). 2° Oggi sarai meco in Paradiso (Le. 23, 43). 3° Donna, ecco il tuo figlio; figlio, ecco la tua madre (Giov. 19, 26). 4° Dio mio, perchè mi hai abbandonato? (Mt. 27, 46; Me. 15, 34). 5° Ho sete (Giov. 19, 28). 6° Tutto è consumato (Giov. 19, 30). 7° Padre mio, nelle tue mani rimetto l'anima mia (Le. 23, 46).
(1) La flagellazione secondo la legge ebraica era limitata a un massimo di quaranta battiture, sebbene in pratica non si oltrepassasse mai il numero di trentanove, come da S. Paolo (II Cor. 11), che ricevette cinque volte le ¦ quaranta battiture, meno ima ». Presso i Romani era molto più crudele e senza limiti di colpi. Gesù fu flagellato al modo romano.
La crocifissione era la morte più crudele e più vergognosa. Era riservata dai Romani agli schiavi.