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Erano profondamente scoraggiati. Non credettero a Maria Maddalena, non alle pie donne, non allo stesso Pietro. Quando Gesù si presentò loro nel Cenacolo non credettero ai loro stessi occhi, onde Gesù insisteva : « Vedete, toccate ». L'Apostolo che era assente non credette alla testimonianza dei suoi colleghi.
L'illusione è fenomeno eccezionale e transitorio e di pochi individui; qui sono centinaia di persone (S. Paolo, I Cor. 15, 6). Gesù moltiplicò i segni della sua identità : ora è un gesto famigliare (la « frazione del pane »), ora è una parola (« Maria »), ora una serie di prove, tali da escludere l'allucinazione: Egli parla, si fa vedere e toccare, mangia cogli Apostoli. Le apparizioni non sono mai un semplice sentimento di presenza, o una visione come quelle dei mistici: esse colpiscono tutti i sensi umani e non per un solo istante: sono convorsazioni prolungate. Gli Apostoli, già così scoraggiati e increduli, ora ne sono così convinti che sul fatto della risurrezione imperniano la loro predicazione e l'affermazione della divinità di Gesù. « Gesù è risorto, dicevano, e noi ne siamo testimoni ». L'affermarono dinanzi agli ebrei e ai pagani. E chi può ammettere che un'illusione sia stata la base di un apostolato così eroico e così fruttuoso, da cui germinò il rinnovamento del mondo?
2° È del pari inammissibile l'ipotesi della frode. Si suppone che il corpo di Gesù sia stato trafugato dagli Apostoli. Ma gli Apostoli non erano da tanto. Erano timidi: durante la passione erano fuggiti: dopo la morte di Gesù, si tennero nascosti. Le donne li precedettero nel coraggio e nell'azione. Un trafugamento non era facile perchè bisognava rimuovere la grossa pietra sepolcrale ed eludere la sorveglianza delle guardie. Avrebbe lasciato tracce, mentre al contrario Pietro e Giovanni, entrati nel sepolcro vuoto, trovarono la sindone e le fascie non in disordine, ma piegate l'una in uno e le altre in un altro canto (Giov. 20, 7). Gesù sarebbe apparso ai discepoli come un infermo, invece apparve glorioso con le doti dei corpi glorificati. L'ipotesi dell'impostura è in contrasto con l'indole semplice degli Apostoli, con la loro opera, con tutta la loro vita. Infine resterebbe a spiegare come una religione fondata sull'impostura abbia rinnovato il mondo.
Certo Gesù limitò gli splendori e le manifestazioni della sua risurrezione. Egli poteva comparire anche in pubblico nella città di Gerusalemme, e non lo fece. Non si fece vedere ai Farisei che avevano già respinta la sua grazia: essi, se vollero salvarsi, dovettero credere sulla parola degli Apostoli. — Così suol fare il Signore. Egli poteva dare alle sue parole ed ai suoi miracoli una tale efficacia da trarre per forza tutti a conoscerlo o ad adorarlo, ed invece ha sempre temperato lo splendore dei suoi miracoli in modo che essi bastassero con abbondanza per gli umili e per i mondi di cuore e non per gli spiriti mal disposti.
Così fa ancora nella Chiesa. Il tesoro della dottrina evangelica si trova in un campo ordinario; umili sono i mezzi coi quali è distribuito.