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La sapienza del popolo spiegata al popolo
I proverbi di tutte le nazioni
Gustavo Strafforello
Editori della Biblioteca Utile Milano, 1868, pagine 264

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IMPORTANZA IJEI, PROVERBIO. 11
   jp a' suoi discepoli alla fontana di Sicliar in Samaria: Conciosiacogachè in questo quel dire sia vero: L'uno semina e l'altro miete. (S. Giov. iv, 37). Ma più ancora che citare altrui, Gesù Cristo conia egli stesso proverbi. In quella guisa che tutte le forme dell'umano pensiero trovano i loro archetipi e la loro più sublime espressione nelle sacre scritture, in quella guisa che non ha tragedia che possa appareggiarsi al libro di Giobbe, nè idillio a quello di Ruth, ne lirica ai Profeti ed ai Salmi, cosi non ci avrebbero proverbi pari a quelli di Salomone, non fosse che un maggior di ¦Salomone trasse dai tesori dell' eterna sapienza una serie di proverbi vieppiù preziosi ed augusti. Chi non sa in fatto quanta parte dello insegnamento di •Gesù Cristo, segnatamente nei tre primi evangelisti, sia foggiata in forma proverbiale e quante delle sue parole sieno passate in questa forma sulle labbra degli uomini adempiendo una condizione necessaria del proverbio di cui toccherò più innanzi ? 1
   Che se noi stessi ci faremo a considerare un po' attentamente questa materia dei proverbi, troveremo •che il gran conto in che furon tenuti dalla divinità, dai giganti intellettuali dell'umanità e dai popoli tutti ha il suo perchè. E vaglia, il vero, qual corpo di buon sentire e di buon senso popolare non contiensi, come vedremo, nella miglior parte di essi che è anche la più numerosa! Qual senso di naturale equità, quale spirito affettuoso non spira da molti di essi! Quali norme prudenti per la condotta della vita, quale recondita sapienza, qual sottile accortezza, qual frugalità, qual pazienza, qual temperanza, qual perseveranza, qual maschia indipendenza non ci è inculcata del continuo dai proverbi! Qual profonda conoscenza
   u chi non venererebbe questo modo di parlare quando Cristo istessolo adoperò con compiacenza particolare?!'(Erasmo,!, c.)