Stai consultando: 'La Vigilia di Natale ovvero 'La riconoscenza filiale'', Cristoforo Schmid

   

Pagina (3/97)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (3/97)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Vigilia di Natale
ovvero 'La riconoscenza filiale'
Cristoforo Schmid
Ditta Antonio Vicenzi Bassano, pagine 96

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   SÌ
   
   
   CAPITOLO I. La canzone di Natale.
   Nella vigilia di Natale il povero Anto-nietto, amabile fanciullo di otto anni, attraversava sul far della sera una regione tutta coperta di neve. Le ciocche de' suoi biondi capelli erano imbiancate dal freddo, la sua testa non era riparata che dal leggero cappello di paglia cha aveva usato nell' estate precedente, e le sue guancie mezze agghiacciate, erano divenute di colore violetto. Era vestito da soldato, con un giubbettino di scarlatto alla us-sera. Aveva in mano un grosso bastone di pruno, ed acconciata alle spalle una piccola valigia, nella quale teneva ogni suo avere. Ciò non pertanto era allegro, e provava un gran piacere a contemplare quel bel paese vestito d'inverno, ed a riguardare le siepi e i cespugli fatti bianchi dalla brina. Il sole di un rosso carico, prossimo a tramontare, indorava co' suoi ultimi raggi le più alte cime degli abeti della vicina foresta, e faceva comparire l'erbe ed i r&mieelli dei cespugli tempestati di piccole gemme.