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gli angeli, intuonò di nuovo la canzone, di cui l'Antonietto aveva già sentito una parte. I due fanciulli vi unirono le dolci loro vocine, accordate con quella più grave del genitore, e tutti in coro cantavano così:
Tu sei di tua madre esultanza In fra '1 gaudio ed il chiarore dei cieli; Di cui gli angeli fan la possanza In concenti armoniosi echeggiar; Divin figlio, noi pur t'adoriamo Come loro, e festosi vogliamo Il tuo santo Natale cantar.
La salute che il tuo Genitore Ci promise, a' nostri occhi già splende; Basta amarti, o divin Salvatore, Per sentirsi di gioia riempir :
Ora tace il tuo labbro divino, Ma il grazioso tuo aspetto, o bambino, Par che voglia alla terra già dir:
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0 tu che calde lagrime Versi dal mesto ciglio, Vieni, che il divin Figlio A te le tergerà:
Chi in lui ripon sua fede Di che temer non ha.
Egli i timori dissipa Del suo fedei Cristiano, Egli di propria mano Aiuto, eli mi gii da.