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schi ; adempì ciò, a te ne troverai contento. » 11 guardaboschi lo condosso in una stanzetta con un tettuccio molto pulito, e tutti s'abbandonarono al riposo.
Il giorno seguente, di buon'ora, i ragazzi eransi di nuovo raccolti intorno alla rappresentazione del bambino Gesù nel presepio; ciò che formò nel giorno di Natale e nelle feste seguenti il loro unico divertimento.
Ma questa gioia innocente poco mancò non restasse intorbidata. Certo signor de Schilf, giovane amantissimo della caccia, il quale veniva di frequente a trovare il guardaboschi, entrò un giorno nella camera dove era il presepio, e si prese la libertà di fare parecchie osservazioni e dire vari motteggi su quella maniera di rappresentare ai ragazzi la nascita di Gesù, sostenendo di non poter egli immaginarsi a che cosa potrebbe loro giovare.
— A che cosa? gridò il guardaboschi. Guardate dalla finestra, mio giovane signore. Osservate la terra tutta coperta di neve, gli alberi della foresta curvati sotto il suo peso; non si veggono altri fiori che quelli stampati dal ghiaccio sui dischi delle invetriate. I nostri alberi sono spogliati dei Joro frutti e della loro verzura, tutti bianchi dalla brinata, e lunghi diaccioli pendono dal nostro tetto. Qae-sti poveri ragazzi sono rinchiusi in camera come prigionieri, il freddo permette loro a mala pena di fare un passo fuori della porta; è dunque un si gran male, se i buoni genitori cercano di procurar loro un sollievo? Ora