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La Vigilia di Natale
ovvero 'La riconoscenza filiale'
Cristoforo Schmid
Ditta Antonio Vicenzi Bassano, pagine 96

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   accompagnato dal Signor de Schilf nell'ora in cui s'imbandiva la minestra, e l'invitò al suo desco. Quel giovane signore sedette alla mensa senza premettere IX. preghiera, per lo chè il guardaboschi, sempre sincero, gli disse con molta gravità: — Oibò, signore: codesto è il costume dei cignali della foresta, i quali ingoiano le ghiande senza pensare a chi loro le manda. » Il giovine signore volle giustificarsi, sostenendo essere cosa insignificante il pregare o non pregare prima di mettersi a tavola : ma il guadaboschi gli rispose con serietà : — Ciò che ne rende migliore è sempre di grande importanza. La divozione è buona ad ogni cosa; come per lo contrario, io non ho mai veduto che dimenticarsi di Dio abbia prodotto buoni trotti ; anzi ho perfino già veduto il contrario. Pregate adunque insieme con noi, come condensi a cristiano ed a uomo ragionevole ovvero sarete stato per l'ultima volta a caccia con me. Io. non voglio aver nulla di comune con un pagano: non voglio neanche sedermi alla stessa mensa con lui. Del resto — soggiunse poi rimessosi in calma — io so bene che non vi avete riflettuto; avete visto altri giovani signori sedersi a tavola senza pregare, ed avete voluto imitarli, credendo di darvi con ciò un'aria di maggiore importanza. »
   Il signorino s'alzò in piedi, e quindi recitò la preghiera cogli altri, ma ciò egli fece per l'amore della caccia e non già per vera divozione.