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La Vigilia di Natale
ovvero 'La riconoscenza filiale'
Cristoforo Schmid
Ditta Antonio Vicenzi Bassano, pagine 96

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   date da pendici coperte di cespugli e di alberi d'alto fusto.
   Allora l'Antonietto soleva sclamare : - Oh! come fa bello in questa foresta ; e quanto la verzura degli alberi è incantevole allo splendere del sole nascente ! La foresta, nelle domeniche, mi sembra più bella del solito, il verde degli alberi mi apparisce più gaio, il canto degli uccelli più armonioso e festevole. E poi in questo silenzio che regna ovunque, non sentesi quasi altro che il lontano rimbombo delle campane : qui tutto è placido 6 tranquillo come nella chiesa.
   — Sì, certo, qui regna un non so che di solenne propriamente come in una chiesa — soggiungeva il guardaboschi. — Anche la foresta è un tempio del Signore, ed è lo stesso Dio onnipossente che dispone qui a guisa di colonne questi grand'alberi e che intreccia i rami loro per formarne una cupola verdeggiante. Tutto quanto, da quella gigantesca quercia coperta di muschio sino a questo piccolo fiorellino che spunta ai nostri piedi, tutto ci annunzia la sua possanza e la sua bontà. Sì. tutta la terra, sino all' immensa volta de' cieli è un tempio della sua magnificenza. Nella domenica principalmente dobbiamo adorarlo e contemplare divotamente queste sue opere tanto belle, ed in questo magnifico tempio, formato dalle stesse sue mani, possiamo riconoscere la sua incomprensibile grandezza ed onnipotenza ; ma è poi nelle nostra chiese, abbenchè fabbricate