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La Vigilia di Natale
ovvero 'La riconoscenza filiale'
Cristoforo Schmid
Ditta Antonio Vicenzi Bassano, pagine 96

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   sposero in egual modo; mentre la moglie e
   Je figlie sventolavano in aria fazzoletti bianchi fino a tanto che il giovine viaggiatore col bastone in mano e colla valigia sulle spalle, disparte dietro un poggio tutto coperto di alberi.
   CAPITOLO V. La strenna di Natale.
   Era la terza volta, dopo la partita di Antonio che si celebrava la vigilia di Natale. In quel giorno il guardaboschi era di ritorno dalia foresta molto prima dell'ora solita insieme al suo figlio Cristiano : i raggi del sole cadente indoravano le invetriate, i cui dischi cominciavano a coprirsi di vapori schiacciati, che brillavano come diamanti allo splendore rossastro del cielo. Il guardaboschi s'adagiò ^ nel suo seggiolone presso un grande camino; ne attizzò il fuoco, da cui s'alzò ben presto la fiamma che sparse per la stanza un dubbio chiarore, riverberandosi nelle finestre ed accrescendo lo splendore de' vetri congelati.
   In quella entrò nella stanza la guardaboschi e richiese al marito se fosse arrivato qualche lettera di Antonio. — Nessuna, rispose quegli mestamente. Poi, crollando il capo, proseguiva: Eppure è singolare: noi ricevevamo ogni anno una sua lettera per la vigìlia di Natala! Egli ci scriveva le più minute particolarità, e le sue lettere erano il