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ed il tetto della vostra eaaa, gli abeti e le quercie gemeranno sotto il carico della neve, qui invece i melaranci ed i cedri ci presentano i loro fiorì inargentati, e i loro fratti dorati.
« Eppure in mezzo a tanta magnificenza io sospiro al vostro umile focolare, presso cui ho passato i giorni più belli di mia vita.
« Alla vostra bontà io vo' debitore della fortuna d'aver veduto il bel ch'Io d'Italia e di pù quella ancora d'tessere un artista, se pur merito questo nome. Fu la vostra rappresentazione del presepio la prima cosa che risvegliò il mio genio p«r la piitura. Essa mi sta sempre dinanzi alla mente, e per quanto sieno belli i capolavori che ho qui l'occasione d'ara mirare, essi non m'incantano tanto come restai allora incantato. Ma già gii anni beati dell'infanzia sono ciò che vi ha di più dolce nella vita: allora tutto ci appare abbellito dagli splendidi colori dell'aurora Peccato ch'essi passino così presto!
« Quando voi leggerete questa mia lettera, e starete osservando il mio quadro, io sarò col pensier o in mezzo a voi. Il mio cu* re è ancor tutto commusso rammemorando come capitai a casa vostra, mezzo morto di freddo: come ia nostra buona madre mi rifocillò, come voi m'adottaste per figlio, e con quanta allegrezza Cristiano, Caterina e Luisa divisero meco le lor > strenne!
« 0 padre mio amatissimo! bacio pieno di riconoscenza le vostre rispettabili mani, e