Stai consultando: 'La Vigilia di Natale ovvero 'La riconoscenza filiale'', Cristoforo Schmid

   

Pagina (54/97)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (54/97)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Vigilia di Natale
ovvero 'La riconoscenza filiale'
Cristoforo Schmid
Ditta Antonio Vicenzi Bassano, pagine 96

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   gì
   pietà perfino vieppiù di quelli degradati; ma il Messia venne al moneto per emendarli; p«r far divenire tatti qaeili che in Lui crederanno, uomini migliori, santi angeli in carne umana.
   Gli uomini, prima della sua venuta, erano miseri non meno che ignoranti e viziosi. Ma osservate come tutti quelli che stanno intorno al presepio di Gesù, sono tutti felici, e quanto gioiscono della sua natività! Alla vista del neonato Salvatore, Maria, Giuseppe, i pastori semonsi fotti superiori a tutte le pene dalla terra. Quegli che doveva liberare gli uomini dalla miseria, ed arrecar loro una gioia pura, e la pace del cielo, eccolo ohe compie la sua santa missione fin dal primo istante della sua nascita. Le parole dell'angelo sono indirizzate indistintamente a tutti quanti gli uomini : Io vi annuncio una grande allegrezza : è nato oggi a voi un Solcatore; che è Cristo il Signore.
   « Ognuno di noi può accostarsi a Lui Ei si manifestò prima di tutto ai poveri e semplici abitanti della campagna, ai pastori : anche sua madre è povera, ed il suo padre putativo è un artigiano, che si guadagna il necessario vitto col sudore della sua fronte. Dinanzi al suo presepio noi impariamo che le ricchezze, i posti elevati e la sapienza umana non hanno alcun pregio a' suoi occhi, e ch'Egli non vuole sa non persone, la cui volontà sia pura come Maria Vergine santissima, come Giuseppe dal cuor retto, e come i pastori, uomini pii, pieni di buona volontà