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La Vigilia di Natale
ovvero 'La riconoscenza filiale'
Cristoforo Schmid
Ditta Antonio Vicenzi Bassano, pagine 96

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ci
   della confidanza in Die. Codesti uomini cattivi non possono fan i del male senza la sua permissione: è questa una piova ch'Egli ci. manda, e che un giorno ridonderà in nostro vantaggio. Fatevi coraggio: Dio è onnipotente, è il nostro protettore: Ei solo non ci abbandonerà mai quand'anche fossimo ributtati da tutta la terra. Questo buon padre, che possieda tutto in abbondanza, non ci lascierà, no, mancar pane; ed in Lui vogliamo riporre tutta la nostra confidenza: non diamoci in preda alla disperazione. Tut avia, proseguì a dire, non voglio trascurar nulla, di ciò che potrebbe giovarci. Domani per tempissimo mi metterò in cammino per andare a presentarmi al principe : egli è generoso e clemente come il defunto suo genitore. Per quanto possa essere occupato in questi primi giorni del suo regno, egli mi darà udienza: non soffrirà per certo che si lasci morire dì fame, insieme colia moglie, coi fi^li, coi nipoti un vecchio servitore della sua casa, che ha fedelmente servito per più di quarantanni. Tu, Cristiano, devi accompagnarmi: ora possiamo assentarci tutti e due senza chiederne la permissione all'ispettore generale. Viaggeremo a piedi; nel nostro stato ci costerebbe troppo l'andare a cavallo o in vettura; e poi non è necessario; i nostri carnieri possono contenere benissimo i pochi vestiti necessari pel viasrgio. Perciò mettete in assetto quant'oct orre perchè sia tutto in pronto per domani di buonissima ora. » La mattina seguente, prima dello spuntar