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ognuno tremava sopratutto per la sanità del vecchio guardaboschi, e nei primi otto giorni durarono assai a racconsolarsi. Ma poi quando cominciarono a scorrere i giorni seguenti un dopo l'altro, e che il tempo si fece più rigido e piovoso, caddero tutte nella più grande tristezza, ed andavano dicendo: — Ah! misere noi! Cristiano, benché giovane e vigoroso avrà molto a soffrire ; ma del nostro vecchio padre che sarà? » Ad ogni istante i due ragazzini correvano alla porta di casa per vedere se il padre ed il nonno loro venissero di ritorno.
Passarono altri otto giorni in mezzo ad angosoie mortali ; tanto più che un bracchiere a cavallo dell'ispettor generale aveva recato una lettera uiiiziale.
La moglie del guardaboschi non osò a-prirla pel Umore che contenesse qualche sinistro annunzio, stantechè il bracchiere aveva aggiunto con un sorriso beffardo:
— Il vecchio ha fatto una pazzia ad essersi recato alla residenza del principe con quello stordito di suo figlio. Il signor ispettore generale è sicuro dei suo affare; essi non otterranno nulla, e torneranno svergognati! »
Intanto però tutta la famiglia del guardaboschi pregava giornalmente Iddio di ricondurre sani e salvi a casa i due viaggiatori, e di procurar loro una buona accoglienza dal principe. I ragazzini si udivano di per sè stessi alle preghiere della mamma, della nonna e delle zie.