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CAPITOLO VII.
Nuove disgrazie del guardaboschi
In mezzo a queste luttuose circostanze giunse la vigilia di Natale. La notte sopravvenne più presto «lei solito, perchè tutto il cie;o era coperto di tetre nubi. A traverso le vecchie quercie fischiava un vento procelloso, che curvava gli abeti della foresta. Nevicava, pioveva, e le grondaie del tetto rassomigliavano ad un torrente che si precipitasse dall'alto di una rupe
— 0 mio Dio! sclamò la vecchia guardaboschi, dopo essere stata per molto tenapo affacciata alla finestra, e non si veggono per anco arrivare! Se non giungono entro oggi che è la vigilia di Natale, è sicuramente accaduta qualche disgrazia: mi trovo nella massima commozione; il tempo è terribile, le strade debbono essere impraticabili ; pure se fossero solamente in cammino per ritornare, tutto il resto mi sarebbe indifferente. »
Affaceiossi di nuovo alla finestra, e da lì a poco gridò: — Sia benedetto Iddio! eccoli finalmente, eccoli! » Tutti corsero ad incontrarli fin sulla porta rìi casa, chiedendo premurosamente: — Come è andata? che faceste sì lungamente in città? » Ed il vecchio guardaboschi rispose: — Spero che tutto riuscirà 'in bene, ma voi altre sarete state in pena per