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La Vigilia di Natale
ovvero 'La riconoscenza filiale'
Cristoforo Schmid
Ditta Antonio Vicenzi Bassano, pagine 96

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Sull'avvenire io getto confidente; La nostra sorte è in mano d'un Dio onnipotente: La cui bontà per noi è pari al suo potere, Sommessi ad ogni tempo al suo divin volere, Crollino pure i cieli; fra le ruine ancora, Benedirò, mio Dio, la Provvidenza ognora.
   CAPITOLO Vili.
   La visita inaspettata.
   In questo mezzo era stato replicatamente bussato alla porta, ed il vecchio guardaboschi ordinò a Cristiano di andar ad aprire. Ed ecco da lì a poco entrar nella stanza uno sconosciuto di alta statura e di bell'appariscenza, tutto avvolto in un ferraiuolo di color verde carico, e con una berretta che gli nascondeva una parte del volto.
   — Ecco il nuovo guardaboschi, » disse ognuno fra sè sbigottito. Ma anche l'incognito sembrava essersi spaventato veggendo occhi bagnati di lagrime e volti fatti pallidi dalla paura. Dopo essersi levata la berretta, se ne stette per un istante immobile, disse: — Non mi riconoscete dunque più? — « Dio! gridò la Luisa, è Antonio! » — « Antonio! ripetè la Caterina; possibile? » — « Che andate fantasticando, disse la vecchia madre, questo signore è molto più aito e più complesso di Antonio. » — « É propriamente lui, gridò Cristiano, è Antonio! Per amor del cielo! fra-tei mio, come ti trovi tu qui? Io ti credeva a Roma, lontano le mille miglia da noi ». Il