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La Vigilia di Natale
ovvero 'La riconoscenza filiale'
Cristoforo Schmid
Ditta Antonio Vicenzi Bassano, pagine 96

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   vecchio padre si stropicciava gli occhi quasi non ardisse credere al loro detti, s'accostò lentamente ; poi d'uno slancio corse a lui, lo strinse fra le sue braccia, non potendo ripetere che le sue parole: — 0 mio figlio Antonio!... mio figlio Antonio! » Si tennero lungamente abbracciati con trasporto di viva tenerezza: quindi Antonio si strinse al cuore la sua rispettabile madre, suo fratello e le sue sorelle, gustando con ebbrezza la felicità di rivederli.
   Dimostrò in pari tempo molt'affezione alla giovine moglie ed ai figliuoli di lei, che vedeva la prima volta. Questa felicità inaspettata, aveva nei primi istanti dell'effusione de' cuori fatta scomparire la tristezza; e fu la vecchia la prima a risvegliare il sentimento della loro crudele situazione, dicendo : — Caro Antonio, tu sei giunto in un istante ben doloroso per noi; vieni qua vicino a me, che ti voglio raccontare tutte le nostre disgrazie. » — So già tutto, rispose egli; ma non abbiate alcun timore miei buoni genitori; i vostri affari camminano ottimamente. Ho veduto il principe, mio caro padre, e mi ha incaricato di salutarvi affettuosamente a nome suo. »
   — Di salutarmi! disse il vecchio meravigliato: »>me hai tu potuto parlare al principe ? Io non capisco nulla, e temo che tutto questo non sia altro che un bel sogno. »
   — No, replicò Antonio, è la pura verità: mettetevi sul vostro seggiolone, padre mio, e voi pure, madre mia dilettissima, sedetevi qui