Stai consultando: 'La Vigilia di Natale ovvero 'La riconoscenza filiale'', Cristoforo Schmid

   

Pagina (91/97)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (91/97)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Vigilia di Natale
ovvero 'La riconoscenza filiale'
Cristoforo Schmid
Ditta Antonio Vicenzi Bassano, pagine 96

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   91
   educazione, e che possa alle volte tenerci luogo di verga, e voglio dire i fanciullini, veduto una volta l'albero di Natale, debbono gioire fra l'anno della dolce speranza di averne uno nuovo, e che la sola minaccia di privameli, farà sicuramente su di loro maggiore effetto che non il più severo castigo. >
   Que' buoni genitori ringraziarono Antonio del piacere cagionato ai loro bimbi; al che egli rispose:
   « La è una bagatella, che non vai la pena di parlarne; ma pregovi bensì a volere aggradire ancor voi qualche strenna. »
   Aprì il suo baule, che giaceva in un angolo della stanza, e continuò a dire :
   « Quand'io partii p9l mio viaggio, voi mi deste questo baule riccamente fornito, ora è ben giusto che io ve lo renda non affatto vuoto. >
   Presentò quindi alla vecchia guardaboschi stoffe e^ pelliccio finissime, dicendo:
   « É dovere di buon figliuolo di vestire caldamente i propri genitori nella stagione del freddo. »
   La giovine moglie e le due sorelle ebbero da lui stoffe di taffetà per abiti, fazzoletti da collo di seta di Milano, e altri simili oggetti da donna. Regalò a Cristiano un eccellente archibugio a due canne, colla cassa di legno di noce riccamente intarsiata in argento.
   « Voi poi, mio caro padre, disse Antonio rivolgendosi al vecchio guardaboschi, voi non dovete più andare alla caccia ora; è troppo