Stai consultando: 'Lezioni fondamentali di religione ',

   

Pagina (15/76)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (15/76)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Lezioni fondamentali di religione


Compilatrici Editrici Roma, 1927, pagine 75

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   1' oggetto che 1' attiri, un bisoguro senza la possibilità di poterlo soddisfare. Sarebbe insomma come se ci avesse dato gli occhi senza la luce, i piedi senza la terra su cui posare. Ma ciò è assurdo, ed ò per questo che tutti gli uomini hanno sempre creduto alla immortalità dell'anima umana.
   Questo ci dicono le tombe e il culto dei morti con le relative invocazioni ed evocazioni, ci ripetono tutte le tradizioni dell' antichità coi loro sarcofaghi, coi loro emblemi, con le loro figure, con i loro riti e con le loro preghiere. Le forme, le manifestazioni di questa credenza sono certo diverse secondo i diversi popoli e le diverse civiltà, ma la sostanza è sempre la stessa, questa : « La vita mortale — come scriveva Seneca — non è che il preludio di una vita migliore e più durevole ». La morte — come proclamava S. Paolo — non è che un passaggio, e il giorno che voi temete Qome il termine della vostra vita, è per voi 1' aurora del giorno eterno.
   GLI ANGELI
   L' ordine più perfetto e la più grande armonia regnano in tutto l'universo. Osservate : tutte le creature quasi gradini di una immensa scala, si sollevano le une sopra le altre ; le più nobili sopra le meno nobili e tutte insieme si appuntano e si compendiano nell' uomo, per il quale sono state create. E il passaggio dalle une alle altre, dal regno minerale al vegetale, dal vegetale all'animale, e