— Mangiate, questo è il mio corpo il quale è dato pei• voi : fate questo in memoria di me. Parimenti, dopo aver mangiato, empì il calice divino e l'offrì loro dicendo : — Bevete, questo è il mio sangue che ¦sarà sparso pei' voi.
E con questo atto istituì l'Eucarestia.
Ora, queste tre azioni, cioè : la cerimonia dell' agnello pasquale, la lavanda dei piedi, e la istituzione dell'Eucarestia, clie Gesù ha voluto far coincidere, si spiegano e s'illuminano a vicenda. La millenaria cerimonia dell'agnello pasquale, è una eloquente figura del sacrificio del Golgota, in cui Gesù, agnello immacolato, immola se stesso al Padre celeste per la redenzione e la salute del mondo.
Di questo sacrifìcio Gesù ci volle lasciare un ricordo nell' Eucarestia, per mezzo della quale si rinnova perennemente sugli altari, nel' solenne rito della Messa, benché in modo incruento, il medesimo sacrificio della Croce. Ma 1' Eucarestia oltre ad essere un sacrificio è anche un sacramento nel quale Gesù c' invita, come ad una mensa, a nutrirci della sua carne e del silo sangue. Egli non avrebbe potuto esprimere in una forma più commovente l'ardente brama che Egli ha di congiungersi, di comunicarsi a noi, di vivere in noi e di vedere tutti i suoi veri discepoli assisi alla stessa mensa celeste, uniti intimamente fra loro e tutti insieme a Lui col vincolo della perfetta carità.