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Lezioni fondamentali di religione


Compilatrici Editrici Roma, 1927, pagine 75

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   dato la salute ai malati, la vita ai morti, la grazia ai peccatori, quegli che ha amato di un amore infinito tutti gli uomini ed ha insegnato, con accenti di poesia e splendore di miracoli, quelP amore perfetto che noi non avremmo mai potuto immaginare, viene inchiodato dall'odio su di una croce. Il giusto per eccellenza è vittima della più nera ed infame ingiustizia. Il datore della vita riceve per ricompensa la morte. Ciò non ostante prima di morire, fra il coro di insulti e di scherni che salgono fino a Lui, Gesù dall' alto della croce rivolge al Padre una preghiera, per i Suoi carnefici, per i Suoi crocifissori. « — Padre — dice — perdona loro perchè non sanno quello che si fanno ».
   — E' questa l'ultima Sua preghiera. Preghiera mai pronunziata, mai udita quaggiù. Preghiera tranquilla, sublime, di una semplicità e di una profondità che i secoli non cessarono e non cesseranno mai di ammirare. Preghiera non di un uomo ma di un Dio !
   Gesù è morto fra lo scherno dei farisei e l'insulto dei carnefici, ma la natura, a cui Gesù a-veva tante volte fatto appello, si affretta a far sentire la sua protesta, a nascondere l'orrore di quella vista.
   Perciò la terra trema, le rocce si aprono, i sepolcri si scoprono, molti morti risorgono, la cortina del tempio si squarcia e il sole, il mite e dolce sole primaverile, nasconde frettoloso la sua faccia « E fino all' ora nona fu buio in tutto il paese ».