LA PASQUA
La sera del venerdì santo due uomini, molto ragguardevoli e ricchi, Giuseppe d'Arimatea e Ni-codemo, ottenuto il necessario permesso da Pilato, si avviarono verso il Calvario per prendere il corpo di Gesù e dare ad esso onorevole sepoltura. Giunti lassù schiodarono il corpo dalla croce, e, tiratolo giù, lo deposero in grembo alla Madre, Maria. Poi si avviarono tutti verso la tomba che Giuseppe aveva fatta scavare per sè e per i suoi nella viva roccia nel proprio orto. Lavarono con cura il corpo di Gesù, lo imbalsamarono di ricchi profumi, lo ravvolsero in un bianco lenzuolo, gli coprirono il capo con un sudario, il viso con un candido lino e lo calarono nella grotta. Poi chiusero la sommità con una grossa pietra e si allontanarono che era già notte tarda. La domenica mattina, prima che il sole sorgesse, quattro pie donne si recarono a visitare la tomba di Gesù. Ma quale fu il loro stupore vedendo la pietra del sepolcro rovesciata e sopra sedutovi un angelo, il cui aspetto, dice il Vangelo, era come la folgore e la cui veste candida era come la neve, il quale disse loro : — « Non temete, Colui che cercate non è qui : è risorto come aveva predetto. Perchè cercate il vivente tra i morti ? Andate piuttosto a dire ai Suoi discepoli, ed a Pietro che Egli è risorto e vi precede in Galilea dove Lo rivedrete, come vi aveva predetto. — Andarono, ebbre di gioia, le pie donne e raccontarono quanto avevano ve-