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Ginnastica maschile

Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1891, pagine 108

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   La ginnastica 111 Italia.
   3
   pubblicare l'Arte ginnastica a Napoli, mentre a Firenze il Marchioimi1 incitava dal canto suo a dedicarsi alle discipline ginnastiche.
   Torniamo al Piemonte.
   Quivi l'Obermann, incoraggiato dal successo ottenuto, chiese ed ebbe dal Governo Sardo l'incarico di scrivere e di pubblicare esso pure qualche cosa sull'arte ginnastica ; e, nel 1849, stampò un Regolamento od Istruzione ginnastica la quale venne per la prima volta messa alle prova in uri corso che durò dal 1 novembre 1849 al 1 maggio 1S50. Cinquantotto sott'ufficiali d'ogni arma lo frequentarono. Un anno dopo, Vittorio Emanuele presenziava un s'aggio di ginnastica nella palestra del Valentino, saggio al quale presero parte oltre mille soldati.
   Il benemerito Obermann doveva e poteva essere soddisfatto dei risultati che coronavano gli sforzi da lui fatti, perchè la necessità di una ben intesa educazione fisica fosse compresa dagli Italiani. E, che gli Italiani di tale necessità erano compenetrati, ne abbiamo una prova nella tornata del 30 marzo 1858 del Parlamento Subalpino, nella quale il Menabrea propose; che la ginnastica facesse parte integrante dei programmi per le scuole normali.
   E vero, che la proposta Menabrea quel giorno fu imbiancata ; ma il 13 novembre 1859, Casati al potere, fu emanato un decreto per il quale la
   1 Alberto Marchioimi, maggiore dell'esercito napoleonico, glorioso avanzo della Beresina, maestro di scherma e ideatore del sistema misto.