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Ginnastica maschile

Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1891, pagine 108

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   La ginnastica 111 Italia.
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   reno esausto e privo di forza vegetativa potesse produrre.
   A che vale, del resto, dare all'educazione fìsica un posto nei programmi d'insegnamento nelle nostre scuole, quando gl'insegnanti e gli scolari non sono compenetrati di questa necessità ? Quando questa educazione è negletta, non è tenuta in alcun pregio da quelli stessi che sono chiamati a farla impartire; quando i vantaggi, i benefìci, gli effetti che da essa derivano sono ignorati ?
   Riproduciamo le parole testuali di una relazione ufficiale di Felice Valletti 1 :
   L'educazione fisica nelle scuole è generalmente considerata come noiosa appendice alle altre lezioni; cosicché, le vengono destinate ore non sufficienti e non convenienti e pochissimo è il conto che se ne tiene lungo l'anno.,,
   Non può essere altrimenti.
   11 legislatore di essa non si è dato cura, e il pedagogo, dimentico che è meglio un asino vivo che un dottore morto „ a malincuore si degna di concedergli un briciolino di posto, un magro capitolo nei suoi trattati.
   Il ministro Boselli, impressionato del molto dispendio e del poco profitto che nelle scuole del
   1 Felice Valletti, ispettore centrale alla pubblica istruzione è tra i più caldi sostenitori dell' educazione fisica nazionale. Da oltre venticinque anni ha dedicato tutta la sua opera intelligente allo sviluppo e al miglioramento di questa scienza.
   he sue pubblicazioni, che non sono poche, figurano tra le migliori su questo soggetto, e a Ini si deve, solo a lui, se la educazione fisica ha preso un sufficiente sviluppo in Italia.