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scere fra i suoi subordinati, col punirne severamente gli autori, e col guardarsi dall'influenza esclusiva che altri tenti di acquistare su di lui, influenza sempre funesta alla concordia ed alla buona armonia.
44. L'affezione verso il proprio corpo deve estendersi anche agli altri corpi, giacche, essendo ordinati tutti ad uno stesso fine, deve esistere fra tutti quella stima e quella simpatia, che si accordano con una lodevole emulazione per il bene generale.
45. Ad infondere fin dai primi momenti lo spirito di corpo nel nuovo soldato, ed a far sì che subito acquisti un giusto sentimento di sè e dello scopo per il quale è chiamato a far parte della grande famiglia militare, giova accogliere le reclute al loro arrivo al corpo, non soltanto con affabilità e cortesia, ma anche con una certa solennità, quando siano in numero ragguardevole.
Ordine.
46. L'ordine, cioè l'abitudine di serbare personalmente il posto assegnato, di mettere ogni cosa a suo luogo, di fare ogni cosa al tempo prescritto, è condizione essenziale non soltanto per le operazioni di un esercito, ma per la sua stessa esistenza.
47. Ad ispirare questa virtù, ed a radicarla fortemente negli animi in modo che sia praticata costantemente anche in mezzo alle commozioni del combattimento e del pericolo, è necessaria l'insistenza continua e non mai stanca, per parte del superiore, nell'esigere scrupolosamente l'adempimento di tutte le prescrizioni che regolano anche le più minute operazioni del servizio.
In questa maniera lo spirito d'ordine ed il rispetto dei regolamenti, fonti non soltanto di unione e di forza, ma anche di moralità, vengono a rendersi abituali nell'animo del militare, e continuano poscia la loro azione benefica, diffondendo in tutta la Nazione le abitudini del vivere assestato ed il profondo sentimento del rispetto delle leggi.
Doveri morali d'ogni militare.
48. L'altezza e l'importanza del flne che si propone il militare, di consacrare, cioè, tutte le proprie forze di corpo, d'intelletto e di cuore alla difesa del
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