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   volonterosamente alle esigenze della sua nuova condizione ed attendere con animo lieto e con alacrità al servizio militare.
   458. Con la nettezza, la sobrietà e la temperanza, con'tTT sfuggire ogni sorta di eccessi, conserva sano e robusto il corpo, e pronte e vigorose le facoltà della mente.
   459. Con la continua attenzione, premura od operosità, si studia di ritrarre sempre maggior profitto dalle varie istruzioni e scuole, le quali, mentre lo abilitano a ben adempiere i suoi doveri, rialzano la sua condizione e la migliorano, e lo mettono in grado di sempre meglio servire la Patria.
   4g£. Il soldato deve sempre avere somma cura del corredo, delle armi, dei quadrupedi, e di ogni specie di materiali che abbia personalmente in consegna.
   Avverte di non smarrire cosa alcuna, di conservare sempre ogni oggetto pulito ed in ordine, sì da potere ad ogni istante valersene, e da poter anche mettersi in marcia, se gli è improvvisamente ordinato, sia di giorno, sia di notte, con tutto il suo bagaglio.
   Se gli si guasta qualche capo di vestiario o di armamento, lo raccomoda immediatamente, ed ove non lo possa, ne fa rapporto al caporale di squadra.
   461. Gli è vietato di alterare la foggia del corredo in alcuna parte od in alcun modo, e di vestirsi, o di valersi delle armi e dei cuoiami, altrimenti che nel modo prescritto.
   462. Il soldato deve trattare con riguardo il quadrupede a lui affidato e governarlo con cura, secondo le norme prescritte.
   Quando è isolato, ha cura di governarlo e nutrirlo allo stesso modo che si usa nel reggimento.
   Se il quadrupede è ammalato o ferito, o dimostra svogliatezza nel mangiare o nel bere, il soldato deve fartTPfgShza dilazione, rapporto al caporale di squadra.
   Se non trova subito l'ufficiale veterinario, presta al quadrupede i primi soccorsi insegnatigli dalla , esperienza o dall'istruzione ricevuta al corpo.
   Se isolato, ne avverte l'autorità locale militare o civile, por ottenere tosto quei provvedimenti che meglio convengono al caso.