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   può, se ritenuto opportuno dal comandante del corpo, essere impiegato, nelle ore anzidette, a disimpegnare servizi di fatica.
   607. Il militare cui viene inflitta la camera di punizione di rigore:
   deve rimanere chiuso nel locale a ciò destinato, uscendone solo nelle ore in cui deve attendere al servizio;
   è privato del soldo;
   può essere trattenuto alle armi - se il comandante del corpo lo ritiene opportuno - oltre il congedamento della propria classe, per un numero di giorni non superiore a quello complessivamente trascorso in tale punizione durante gli ultimi tre mesi di servizio.
   In casi eccezionali, che richiedono particolari sanzioni, il comandante di corpo può disporre che il militare punito sia escluso da qualsiasi servizio od istruzione.
   608. In marcia ed in manovra, i puniti di camera di punizione ricevono - di massima - il trattamento del punito di consegna.
   Le punizioni più gravi vengono scontate al ritorno in guarnigione, salvo il condono per i militari che durante tale periodo addestrativo, emergessero per , attività e zelo in manovra.
   Chi, in marcia, commette gravi mancanze o reati, può essere senz'altro consegnato ai CC. RE.
   609. Nella stessa camera di punizione devesi evitare la coesistenza:
   del caporale con il soldato e, possibilmente, dell'appuntato o del soldato scelto con il soldato semplice;
   del soldato di buoni precedenti, con elementi di abituale cattiva condotta;
   del militare raffermato, con i giovani soldati di
   leva.
   Occorre, inoltre, tener presente che la punizione accompagnata dall'isolamento ha maggiore efficacia di un più lungo periodo di detenzione in comunanza.
   610. Il militare uscito dalla camera di punizione semplice è presentato al comandante di battaglione; quello che ha ultimato la camera di punizione di
   : rigore, sarà presentato al comandante di corpo.
   611. A titolo preventivo vengono rinchiusi in camera di punizione anche i militari: