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b) è eseguito, di massima, da unità - ferme -non inferiori al battaglione:
— al comando:
« Saluto al Re », cui tutti i militari rispondono « Viva il Re ! »;
« Saluto al Duce », cui tutti i militari rispondono: « A noi ! »;
— simultaneamente dall'intera unità, quando l'estensione e la profondità dello schieramento lo consentano;
oppure successivamente per battaglione, man mano che la persona da salutare giunge a distanza di 0 passi.
Nel dare il comando, l'ufficiale, con o senza sciabola alza il braccio destro e lo riabbassa subito dopo eseguito il saluto alla voce.
Nel gridare il saluto, tutti insieme e a voce alta e vibrante, i militari del reparto:
se armati: restano nella posizione di presentatarm' (gli ufficiali inquadrati non ripetono il saluto con la sciabola o con la mano);
se disarmati: fanno il saluto rom,ano e riabbassano il braccio subito dopo.
Onori di reparto.
44. Gli onori di reparto sono dovuti ai simboli e alle persone elencati nel prospetto II nonché: a) al comandante del proprio battaglione, della propria compagnia, del proprio plotone;
b) all'ufficiale che deve assumere, per servizio o per istruzione, il comando del reparto;
c) agli ufficiali superiori di tutte le forzo armate dello Stato, se il reparto è comandato da ufficiale inferiore;
d) agli ufficiali di ogni grado, di tutte le forze armate dello Stato, se il reparto è comandato da sottufficiale o graduato di truppa.
Non sono dovuti onori di reparto durante il tiro, né durante le esercitazioni tattiche o le esercitazioni a fuoco, sia a salve, sia a proietto.
45. Il reparto fermo, per rendere gli onori: a) presenta lo armi:
ai simboli e alle persone elencati nel prospetto B, fino al numero Vili (compreso);