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ordine chiuso; però anche in tale caso, è sempre il più elevato in grado o più anziano fra i presenti, che deve andare incontro al superiore per riferire e attendere ordini;
g) se è in abito civile, e ritenga di essere stato riconosciuto dal. superiore, fa il saluto romano;
h) prima di entrare in un ufficio, ove sia un superiore, se è senz'arme o è armato di sola sciabola inguauiata o pistola, deve togliersi il copricapo e tenerlo nella mano sinistra, col fregio in alto e l'interno appoggiato contro la gamba; la sciabola è impugnata con la mano sinistra sotto la fascetta;
i) se incontra un superiore in una scala, un corridoio, una porta o in altro passaggio stretto, si arresta per lasciare il passo libero al superiore, saluta e aspetta che il superiore sia oltrepassato.
Prescrizioni particolari sugli onori.
61. Gli onori militari e particolarmente gli onori individuali e collettivi:
a) sono resi non alla persona ma al grado o all'ente da essa rappresentato: non è quindi consentito di dispensare alcuno dal renderli, nei casi e nei modi prescritti;
b) devono essere eseguiti con dignità e prestanza marziale, quale dimostrazione del sentimento di disciplina e di vibrante spirito militare;
o) sono dovuti, in ogni luogo e circostanza, sia di giorno, sia di notte, con le sole eccezioni indicate per la guardia e la sentinella, rispettivamente nel n. 51 e nel n. 57;
d) devono essere ripetuti tutte le volte che vengono incontrati i simboli e le persone indicati nel prospetto B fino al n. II (compreso);
e) sono resi, in tutti gli altri casi, di massima una sola volta, quando trattasi di ritrovi pubblici o di luoghi chiusi.
62. Restituzione degli onori individuali e collettivi:
a) il militare che riceve il saluto deve restituirlo, nelle forme indicate per gli onori individuali;
b) gli onori resi al reparto vengono normalmente restituiti dal solo comandante, fatta eccezione per la guardia durante il cambio (54);